Vi sarà capitato di dire al vostro dive buddy “vorrei essere una mosca sulla tua spalla, per vedere se fai il furbo in immersione”, per poi pensare che sarebbe inutile, le mosche non vanno sott’acqua…
Sbagliato! Esiste una mosca che fa immersioni subacquee. Si chiama Ephydra hians, vive in uno dei luoghi più inospitali del pianeta, un lago tre volte più salato dell’oceano e molto più alcalino, il Mono Lake in California, noto per le sue altissime concentrazioni di carbonato e bicarbonato di sodio.
Ebbene, la mosca sub si immerge in una bolla d’aria trattenuta attorno a sé dalla fitta peluria che la ricopre. In questo modo si isola da un ambiente ostile, perché troppo alcalino per consentire la sopravvivenza degli animali, e “indossa” uno “scafandro” che garantisce una piccola riserva di aria, sufficiente per cercare il cibo sott’acqua, rappresentato da alghe e batteri che vivono nel lago. Ma la mosca in questo modo evita la competizione: è il solo animale a sfruttare questa risorsa.
E per tornare su? Semplicemente le sue zampe abbandonano la presa sul fondo, e la bolla d’aria permette alla mosca (le cui immersioni sono molto superficiali) di tornare in superficie in assetto positivo. Dopodiché comincia a camminare sulla superficie dell’acqua, sfruttandone la tensione molecolare, come fanno anche altri insetti.
La sua capacità di adattamento ha consentito a questo insetto di procacciarsi il cibo senza concorrenza e di diventare a sua volta cibo per gli uccelli che durate le migrazioni arrivano sul lago.
Ma le attività umane mettono a rischio l’esistenza di questo particolarissimo ecosistema e della stessa mosca. I pompaggi di acqua ne aumentano la salinità, e le creme solari, interferendo con la tensione superficiale dell’acqua, diminuiscono la resistenza della bolla d’aria. Chi salverà la geniale mosca sub?
Un video sulla mosca sub
La foto di apertura è tratta da https://www.newscientist.com/article/2153958-how-a-tiny-fly-can-scuba-dive-in-a-salty-and-toxic-lake/