L’ Impresa di Alessandria
Il 14 dicembre il sommergibile Sciré comandato dal tenente di vascello Junio Valerio Borghese si diresse verso la costa egiziana per l’attacco previsto nella notte tra il 18 ed il 19 Dicembre.
I tre SLC (Siluro a Lenta Corsa), pilotati ciascuno da due uomini di equipaggio, penetrarono nella base per dirigersi verso i loro obiettivi oltrepassando le imponenti misure difensive di cui il porto di Alessandria disponeva.
L’equipaggio Luigi Durand de La Penne – Emilio Bianchi sul maiale n.221, puntò verso la corazzata HMS Valiant (dislocamento 27.500 tonnellate). Posizionato il mezzo sotto la carena della nave gli operatori sono catturati, portati sulla corazzata e rinchiusi in un compartimento sotto la linea di galleggiamento, nella speranza di convincerli a rivelare il posizionamento delle cariche. Alle ore 05:50 La Penne comunica all’ammiraglio Cunningham di evacuare l’equipaggio. Alle ore 06:00, l’esplosione squarcia la carena della corazzata.
Vincenzo Martellotta e Mario Marino, sul maiale n.222, e Antonio Marceglia e Spartaco Schergat sul maiale n.223, condussero con successo il loro attacco rispettivamente verso la petroliera Sagona e la corazzata HMS Queen Elizabeth.
L’azione italiana costò agli inglesi quanto una battaglia navale perduta e fu tenuta per lungo tempo nascosta, sorte volle che il basso fondale del porto permettesse alle corazzate di appoggiarsi sul fondo mantenendo le navi in apparente condizione di navigare.
Per la prima volta dall’inizio del conflitto, la flotta italiana si trovava in netta superiorità rispetto a quella britannica, a cui non era rimasta operativa alcuna corazzata.
Emblematica la frase di Sir. Winston Churchill << …sei Italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare in Mediterraneo. >>
Finita la guerra, i sei incursori sono decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare a Taranto, presente alla cerimonia, sarà lo stesso ex-comandante della Corazzata HMS Valiant, il Commodoro Sir. Charles Morgan ad appuntare le onorificenze agli incursori La Penne e Bianchi.
GLI INCURSORI MODERNI
COMSUBIN ( Comando Subacquei ed Incursori) di stanza nel comprensorio del Varignano.
Se le azioni dei loro predecessori sono state rivolte quasi esclusivamente contro il naviglio nemico alla fonda in vari porti del Mediterraneo, oggi gli Incursori della Marina Militare Italiana sono addestrati ed equipaggiati per affrontare missioni di diverso tipo, contro obiettivi sia navali che terrestri,
Si torna in questo caso alle missioni storiche degli Incursori della seconda guerra mondiale , con la differenza dell’impressionante evoluzione dei mezzi difensivi nemici e degli strumenti affidati agli incursori.
PER NON DIMENTICARE GLI EROI
In occasione del 70° anniversario dell’operazione l’azienda di produzione di orologi svizzeri Dsw, azienda appartenente al DiveSystem Group fornitrice ufficiale di attrezzature subacquee della Marina Militare, presenta il modello G.A.3. in edizione limitata certificata di 199 esemplari.
Assieme al Dsw G.A.3 viene consegnata una copia in edizione speciale del Libro “Pagine di Diario 1940-1945” (di Emilio Bianchi, Sarasota editore). Il racconto di tutte le fasi dell’impresa direttamente dalla penna dell’incursore Emilio Bianchi, ultimo degli eroici incursori ancora in vita.
Dsw è onorata che Emilio Bianchi abbia accettato il numero 001/199 del Dsw G.A.3
Dati Tecnici orologio
Movimento ETA 2824.2 calibre 11 1/2 automatique 25 Rubini
Cassa in Acciaio 316L di 43mm, realizzata interamente in Laboratorio Artigianale Italiano, lavorata dal pieno. Con numerazione Limitata e Certificata 199 pezzi.
Quadrante Nero Mat con inserto in Acciaio antracite lavorazione Soleil.
Valvola Elio automatica
Profondità massima garantita: 1000 mt (testato a 1200mt)
Per informazioni:
Dsw – Swiss Made Watches
www.dsw-watch.com – info@dsw-watch.com
Dsw è un marchio DiveSystem Group
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