Pochi chilometri dopo Sestri Levante in direzione La Spezia si nasconde tra le colline liguri la piccola Framura, una cittadina isolata, frequentata per lo più da locali e qualche subacqueo che qui trova un comodo accesso al mare.
L’ingresso in acqua in una calda giornata di ottobre con 30°C
Il nostro ritrovo è organizzato in un’incredibilmente calda domenica di ottobre con un sole alto che scalda le spiagge come in una delle migliori giornate di agosto, nonostante siano già trascorsi due mesi da ferragosto e dovrebbe essere invece ora la stagione delle caldarroste che invece se ne stanno ancora immature nei loro ricci sui castagni.
Il piccolo porticciolo di Framura riservato ai residenti privilegiati
Questa immersione è stata organizzata da Cristian per festeggiare con un matrimonio subacqueo i 10 anni trascorsi insieme alla moglie Alessia. Ci aspetta dunque una giornata in acqua decisamente insolita, per lo meno nella prima parte, quando una cerimonia sommersa riunisce i due sposi in questo ambiente a loro, e a noi, caro.
Cristian e Alessia, sposi sott’acqua
Qualche foto agli sposi e poi tutti insieme ci spostiamo oltre il porticciolo per esplorare il fondale di Framura.
La mia fotocamera è in allestimento da grandangolo con un 12-24 mm montato per fotografare gli sposi e ora devo cercare delle inquadrature adatte… niente macro insomma.
Giro e rigiro tra le rocce, i fondali e le pareti per quasi un’ora senza riuscire a cogliere dei soggetti interessanti, oltre agli sposi naturalmente.
Questa situazione non mi piace perché non riesco a trovare niente di particolare da fotografare, non un pesce, non un polpo, non una murena, solo rocce, castagnole e qualche piccolo sarago.
Uno scenario tipico di questi fondali, a mio avviso piuttosto poveri, che solitamente mi spingono verso i relitti o i parchi, gli unici ambienti dove posso trovare qualcosa da fotografare quando la visibilità lo consente.
Una vista sopra-sotto del fondale di Framura sotto alla stazione.
L’immersione è comunque sempre piacevole soprattutto in una giornata così calda in bella compagnia e presto l’aria nella bombola finisce ed è ora di uscire dall’acqua.
Poco dopo di noi riemerge anche un altro gruppo di sub e ci troviamo poi vicini nella zona dove abbiamo lasciato le nostre sacche per cambiarci d’abito.
È il momento delle famose ‘quattro chiacchiere’ e mi incuriosisce un ragazzo del gruppo che conserva un po’ di acqua in un contenitore trasparente.
Mi lamento un po’ con lui del fatto che ormai i nostri fondali sono sempre più poveri e lui, Paolo, mi dice che in soli 10 cm di acqua c’è molta più vita di quanto io possa immaginare. Per vederla però ci vuole occhio e… un microscopio.
Quasi incredulo gli chiedo di inviarmi le ‘prove’ fotografiche e Paolo, molto gentilmente, qualche giorno dopo mi invia i file.
Aveva ragione, è davvero incredibile quanta vita si possa nascondere in una goccia d’acqua!
Mi mostra dei microscopici esserini che si muovono. Sono così piccoli che sicuramente non li avrei mai notati da solo.
In pochi decilitri di acqua si possono nascondere delle stelle marine, dei gamberetti, delle alghe e tanti altri esseri… tutti in formato ridotto.
È ora di una nuova immersione in una goccia di mare insieme a Paolo…
Diatomeee, alghe unicellulari
Diatomeee, alghe unicellulari
A sinistra: Foraminifero
A destra: ofiura
A sinistra: anellide sillidae
A destra: piccoli crostacei, chiamati copepodi
A sinistra: piccoli crostacei, chiamati copepodi
A destra: un minigamberetto
Minigamberetti
Autori foto: Marco Daturi e Paolo Fontanesi
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