viaggio negli abissi tra sogno e realtà
Mostra di fotografie scattate negli abissi marini da Adriano Penco e di quadri di Aglaja, che ha graficamente ridisegnato le foto di Adriano, trasformandole in palcoscenici su cui vivono storie oniriche di personaggi
Fondali immaginari – LA LOCATION
Galata Museo del Mare, Commenda di Prè, Museo Navale di Pegli sono tre realtà museali riunite in un’unica struttura strategica del Comune di Genova, il Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, un polo culturale legato ai temi del mare, del viaggio e del dialogo tra popoli, sapori e religioni. Contraddistinto da una gestione virtuosa tra pubblico, privato e privato- sociale, sotto la Presidenza di Maria Paola Profumo e la Direzione di Pierangelo Campodonico, negli anni il Mu.MA ha messo a fuoco linee guida che ne identificano unitarietà e finalità, diventando l’anima culturale di un sistema mare da valorizzare anche attraverso la collaborazione con analoghe realtà istituzionali, economiche, turistiche e culturali. Fiore all’occhiello del Mu.MA è il Galata Museo del Mare, inaugurato nel 2004, il più grande Museo Marittimo del Mediterraneo che, con il continuo rinnovarsi di allestimenti e tematiche, è diventato un riferimento culturale in tutto il mondo. Situato nell’area compresa fra l’Acquario e la Stazione Marittima, il museo ha sede nel più antico edificio della vecchia Darsena, un tempo Arsenale della Repubblica di Genova. Qui, a partire dal 1500, si costruivano e si armavano le galee della flotta genovese. Grazie ad un’esposizione articolata su quattro piani, e ad un Open Air Museum la cui attrazione clou è il Sottomarino S518 Nazario Sauro, il primo museo galleggiante italiano , il Galata è attualmente il più grande museo marittimo del Mediterraneo. Nel corso degli anni esso è diventato una realtà consolidata e apprezzata nel panorama culturale nazionale ed internazionale. Ha ottenuto le due stelle del Touring Club Italiano (il massimo riconoscimento al valore dell’opera), è inserito nella prestigiosa guida “The New York Times 36 hours 125 weekend in Europe” e da diversi anni riceve il Certificato di Eccellenza di Trip Advisor. Importanti collaborazioni a livello mondiale sono state avviate con il Direttore e lo Staff scientifico del museo.
Fondali immaginari – L’ EVENTO
FONDALI IMMAGINARI viaggio negli abissi tra sogno e realtà
Galata Museo del Mare – Galleria Esposizioni
Calata dei Mari 1 – Genova
Inaugurazione 8 SETTEMBRE 2017 ore 18.00
Visitabile dall’ 8 SETTEMBRE al 15 OTTOBRE 2017 orario museale
Fondali immaginari – PRESENTAZIONE
Fondali immaginari è un progetto che nasce dall’esigenza del fotogiornalista Adriano Penco di mettere la fotografia subacquea al servizio dell’arte pittorica terrestre. Un ambizioso progetto dove le immagini fotografiche subacquee si prestano alla interpretazione e creatività artistica. Un esempio di come la fotografia ritorna al servizio dell’arte e della pittura, così come accadde nel Settecento con l’avvento della Camera Obscura. Tecnica, cromatismi, semiotica, creatività, emozioni, tutte qualità già presenti nella cornice dei fotogrammi dell’autore, vengono ripresi e reinterpretati dall’estro e dai pennelli grafici di Aglaja, nome d’arte di Gabriella Corbo, affermata vignettista, illustratrice e pittrice digitale ligure.
Fondali Immaginari è la nuova sfida che lanciano gli autori, a dimostrazione che l’ambiente marino può essere foriero di ricercate inquadrature, esportando le immagini, realizzate in tutti i mari del mondo, fuori dal contesto sommerso, o , meglio ancora , importando in quel contesto ciò che ne è (o dovrebbe essere) estraneo. Il percorso surreal-onirico, lungo 29 quadri, si snocciola in fantasiose visioni e improbabili incontri tra differenti soggetti che, nella realtà, si sono adattati a vivere chi in mare e chi in terra, ma che, nei quadri di Aglaja, si fondono, valorizzando e catturando lo spirito e la luce della natura catturate da Adriano, estrapolando quelle sovrastrutture che l’artista sentiva estranee al proprio mondo immaginario. I soggetti fotografati sono così reinventati e caricati di nuove valenze, che si visualizzano attraverso colori, cambiamenti di prospettiva e diversi contorni. Tutto ciò offre all’opera un significato nuovo, diverso, innovativo: l’intento è appunto quello di suscitare emozioni nell’osservatore, invitandolo a lasciarsi andare al gioco e alla fantasia.
Adriano Penco così racconta questa avventura artistica: “Mi sento lusingato e doppiamente soddisfatto. Lusingato perché insieme ad una grande artista, abbiamo realizzato un ambizioso progetto, che è la rappresentazione pittorica, suddivisa in ventinove quadri, dell’ambiente marino interpretato in chiave onirica da Aglaja. Soddisfatto perché con le mie fotografie ho accompagnato l’immaginazione dell’illustratrice ad esplorare gli abissi, trasferendo in lei le stesse emozioni da me provate. Soddisfatto perché, come da tempo sostengo, l’immagine sottomarina può aprire un ampio orizzonte di applicazione e sperimentazione, anche oltre i confini della comunità subacquea e questo, con un pizzico di innovazione, ne è la prova. La fotografia per me rappresenta il mezzo per fermare l’attimo e raccontare il mondo, le sue bellezze. Avvicinare soggetti a cui io devo solo aggiungere un pizzico di arte, creatività, interpretazione. Attraverso la fotografia riusciamo ad arrestare il movimento che è vita, e compito di un artista è ridargli quella vita anche se l’immagine verrà osservata un secolo dopo”.
Ed ecco come Aglaja racconta la genesi del progetto “In occasione dell’inaugurazione della mia mostra “Come è profondo il mare” (in cui, per la prima volta usavo fondali e creature marine come scenario di improbabili storie immaginate), ho conosciuto Adriano Penco, eccellente fotogiornalista naturalista. Fu in quell’occasione che Adriano cominciò a parlarmi di un progetto che aveva in mente: dare una “seconda vita” alle straordinarie immagini che il suo obiettivo aveva fissato negli abissi marini. Una vita dove alla realtà si affiancasse la fantasia, dove personaggi e situazioni surreali suggerissero un secondo sguardo, un’interpretazione alternativa a quella oggettiva. I quadri che aveva visto alla mia mostra gli confermavano che la fantasia che gli serviva era la mia. Così, in questi mesi, Adriano mi ha messo a disposizione il suo meraviglioso archivio: un tesoro da cui ho estratto 29 perle che ho reinventato in altrettanti quadri onirici. Poco alla volta, ho pubblicato sui social quanto stavo creando, affiancato alle fotografie originali di Adriano che stavano dietro a ogni immagine. Il successo è stato a dir poco lusinghiero. Un gradimento che ci ha portato fin qui, al Museo del Mare,il luogo migliore per concretizzare il nostro progetto artistico in una mostra”.
Fondali immaginari – GLI AUTORI
Aglaja (Gabriella Corbo) è nata a Savona nel secolo scorso, vive a Genova da molti anni, non ha ancora deciso dove terminerà i suoi giorni. Si reca pressoché quotidianamente in un casermone bianco, dove brufolosi adolescenti la salutano chiamandola prof.
Ha trascorso e trascorre la vita a leggere, scrivere e disegnare con immutato entusiasmo, passando senza timore dai libri agli ebook, dalla penna alla tastiera, dalla carta o tela alla tavoletta grafica.
Ha illustrato e disegnato vignette su blog e sito di Enzo Costa, sui suoi blog d’autore di Repubblica.it (dove ha tradotto in immagini i “Lanternini” di Enzo e ha tenuto una propria rubrica di vignette, “Domenicaglaja”) e dell’Unità.it (“Malumorismi”).
E’ autrice della copertina della raccolta di poesie satiriche “Rime Bacate”, ha illustrato gli scritti del volume “Col senno di prima”, ed ha realizzato vignette e copertina per “Cercati col Lanternino”, tutti libri firmati dal suo socio di perfidia. Sempre con Enzo Costa ha partecipato al Festival Internazionale di Poesia di Genova 2012, con la proiezione di sue vignette che illustravano le rime dell’autore. Diverse sue immagini “serie” sono state esposte in mostre tematiche.
Nel 2010 ha vinto il primo premio al concorso nazionale Sapete come mi trattano?, indetto dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per la categoria vignette, premio attribuitole dal Comitato d’onore, composto da esponenti di spicco del mondo della cultura (tra cui, per le vignette, Massimo Bucchi di Repubblica) e del movimento per i diritti delle persone con disabilità.
Nel gennaio del 2014 ha esposto le sue vignette, illustrazioni ed immagini, con i testi di Enzo Costa, nella mostra “Figuriamoci” allestita al Muvita del teatro Sipario Strappato di Arenzano (Genova).
A novembre 2014, al Museoteatro della Commenda di Prè, si inaugurava la mostra “Tra il dire e il disegnare c’è di mezzo il mare”, una summa dei lavori dei “soci” EnzoCosta&Aglaja, sul tema del mare e dell’accoglienza, con divagazioni satirico-oniriche: è stata l’ultima, felice, occasione che ha visto insieme i “soci” Aglaja ed Enzo, mancato pochi giorni dopo l’inaugurazione.
Dopo la scomparsa di Enzo Costa, Aglaja ha cessato la sua attività di vignettista satirica (salvo concedersi qualche “strappo” ogni tanto…), preferendo dedicarsi alla pittura digitale in cui fa vivere il suo mondo surreale. A settembre 2015, ancora alla Commenda di Prè, Aglaja ha così inaugurato la sua prima personale: “Come è profondo il mare”, gli abissi immaginari di una viaggiatrice statica.
A marzo 2017, nel corso dell’evento Equinozio delle Arti (Giornata Mondiale della Poesia e Giornata Europea della Musica Antica), ha avuto luogo a Palazzo Tursi la presentazione della mostra “Scrittori liguri: ritratti immaginari, immaginati da Aglaja”, mostra ripresa a giugno, ospitata a Palazzo Ducale, in occasione del Festival internazionale della poesia di Genova.
A settembre 2017 si apre una nuova mostra al Museo del Mare di Genova, dal titolo Fondali immaginari, le foto subacquee del fotogiornalista naturalista Adriano Penco rivisitate dalla fantasia di Aglaja.
Aglaja collabora con La Rivista Intelligente (www.larivistaintelligente.it/) webmagazine diretto da Giovanna Nuvoletti, e con la relativa pagina facebook (www.facebook.com/larivistaintelligente) con propri racconti da se stessa illustrati, rubriche umoristiche, disegni e vignette.
Sta curando un archivio dei lavori del suo socio, ne pubblica illustrandoli – sulle sue pagine social e su La Rivista Intelligente – brani e poesie inedite.
Continua ad essere una prof. resistente e una disegnatrice impenitente. E viceversa.
Adriano Penco è nato a Genova, camogliese di adozione, vive a Recco. E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
Ha iniziato l’attività subacquea nel 1981 divenendo poi nel 1985 istruttore subacqueo PADI e direttore di diving center, prima di approdare alla fotografia subacquea e al giornalismo.
Tra i riconoscimenti fotografici conferitigli i più prestigiosi sono legati al Festival Mondiale dell’Image Sous Marine nel 1991, al Trofeo Isotta di Lazise, alla Mostra dei Maestri Faentini e al Premio Stampa nel giornalismo nel 1998.
Nella produzione editoriale vanno segnalati: in collaborazione con Emilio Carta Navi e Relitti vol I, II e III, co-autore con Tina Leali Rizzi di Armìe di Portofino e Liguria in Blu; autore di Da Zero a meno Sessanta, Isole della Liguria, guide sub delle Isole Eolie e isola d’Elba. Illustrazioni che contribuiscono a valorizzare i fondali e le qualità del mondo sommerso di casa nostra.
E’ stato coautore del progetto “ Immersioni d’Autore” realizzato per la Regione Liguria-Assessorato Turismo, e nel 2007 autore del “ Quaderno dell’Area di Tutela Marina “ realizzato per il Comune di Porto Venere.
Suoi scatti sono raccolti nella pubblicazione illustrata “100 Ans de Photographie Sous-Marine”, nell’opera dal titolo “ Fotocinemafotografia Subacquea Italiana: i Protagonisti”, ed in Giappone sul prestigioso mensile Marine Diver.
In occasione del numero 500°, Mondo Sommerso lo ha rappresentato con una splendida biografia che lo racchiude tra le firme eccellenti contemporanee.
Ha collaborato ancora in qualità di fotogiornalista con Sub, Mondo Sommerso, Aqva, Bell’Italia, Bell’Europa, Dove, Marevivo, Legambiente, Università La Sapienza di Roma, Università di Bologna, Istituto Nazionale Geo-Vulcanologia Italiano, Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari , con la Soprintendenza Archeologica della Liguria e della Toscana, tra i quotidiani con Il Secolo XIX, Avvenire e infine con la IANTD Expeditions, organizzazione specializzata in spedizioni subacquee storico/archeologiche.
Dal 2008 al 2012 è stato Direttore della Collana “Guide-Sub” editore Magenes di Milano, e prima ancora Addetto Stampa per la rivista Aquageographia editore Aquapress di Heiko Bleher, un periodico distribuito in tutto il mondo.
Tra il 2006 ed il 2010 è stato invitato a presentare la sua attività fotogiornalistica a trasmissioni televisive quali: Linea Blu – Rai ; Pianeta Mare – Mediaset ; PrimoCanale – Liguria
“ Le mie radici sono in terra, i miei rami affondano in mare “, ama sottolineare quando parla di se stesso.
Nelle sue immagini cerca sempre di esaltare il movimento, l’eleganza e la relazione tra uomo e animale. Un rapporto tenero, che pone entrambi in un livello di gioiosa condivisione del mondo sottomarino.
“La fotografia rappresenta per me il mezzo per fermare l’attimo e raccontare il mondo, le sue bellezze”, afferma. “Avvicinare soggetti a cui io devo solo aggiungere un pizzico di arte, creatività, interpretazione. Attraverso la fotografia riusciamo ad arrestare il movimento che è vita, e compito di un artista è ridargli quella vita anche se l’immagine verrà osservata un secolo dopo”.