Benvenuti a un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alla video ripresa subacquea, la volta scorsa abbiamo parlato delle ottiche più usate su reflex per fare riprese ambiente, oggi affronteremo la scelta delle ottiche per fare riprese macro !
Come abbiamo già detto nel precedente articolo, nella ripresa subacquea con reflex non possiamo fare riprese sia ambiente che macro con la stessa ottica ma come nella fotografia, in base al tipo di riprese che decido di fare dovrò scegliere l’ottica adatta e configurare il sistema di conseguenza.
Ricordatevi che io sono un canonista, le osservazioni e conclusioni alle quali sono arrivato le ho sperimentate con Canon 5D Mark II, se voi usate Nikon, dovrete cercare la stessa tipologia di ottica ma Nikkor.
Le ottiche Macro
Abbiamo principalmente 2 lenti che utilizziamo per fare riprese macro sott’acqua, il Canon EF 60 mm f 2.8 macro USM e il 100 mm f 2.8 macro IS-USM.
Canon EF 60 mm f 2.8 macro USM
Canon EF 100 mm f 2.8 macro IS-USM
Attenzione alle dimensioni del sensore della vostra macchina fotografica, vi ricordo che su sensori APS-C avete una perdita di angolo di campo rispetto al full frame.
Per poter calcolare l’angolo di campo di un determinato obbiettivo tenete a mente questo procedimento:
- da APS-C a full frame moltiplicate la focale per 1.6 (1.5 su Nikon)
- da full frame a APS-C dividete la focale per 1.6 (1.5 su Nikon)
Questo vuol dire che il 60 mm macro montato su APS-C ha la stessa resa del 100 mm macro montato su full frame.
Tutto questo dovete tenerlo a mente quando andrete a scegliere l’ottica da acquistare per il vostro sistema video reflex.
Dopo di ché dobbiamo tenere conto di alcuni dati fondamentali, il rapporto di ingrandimento che queste ottiche raggiungono è solitamente di 1:1 quello che cambia per noi ed è molto importante sono, in base alla lunghezza focale, la sfocatura dello sfondo e soprattutto il “campo di lavoro”, la minima distanza di messa a fuoco.
Un obbiettivo da 60 mm avrà una sfocatura minore dello sfondo e una distanza per ingrandimento di 1:1 di 22 cm e una distanza reale dall’ottica di 10 cm, un obbiettivo da 100 mm avrà un sfocatura molto accentuata dello sfondo, 31 cm per la distanza dell’ingrandimento 1:1 e 15 cm per la distanza reale dall’ottica.
Capirete che con un’ottica da 60 mm dovrò avvicinarmi parecchio ai soggetti per avere l’ingrandimento 1:1, questo non è sempre possibile e non tutti i soggetti lo gradiscono, proprio per questo motivo io preferisco il 100 mm che a una distanza superiore mi concede un ingrandimento sempre di 1:1.
Riprese macro, la tecnica
Per prima cosa un consiglio a tutti quelli che si avvicinano alla video ripresa subacquea, prima di iniziare cercate di documentarvi su quello che andrete a riprendere, le riprese subacquee in generale e a maggior ragione quelle macro richiedono conoscenza, altrimenti rischieremmo di perderci soggetti eccezionali senza saperlo oppure non sapremmo come trovarli.
Per effettuare delle buone riprese macro, bisogna prendersi del tempo, non è come fare riprese ambiente, bisogna armarsi di “santa pazienza”, individuare un soggetto, sistemare la custodia e solo dopo iniziare a riprendere.
Le riprese macro devono essere ferme, non c’è niente di peggio che guardare sul computer delle riprese macro fatte a mano libera, io lo chiamo effetto mal di mare !
Delle buone riprese stabili si ottengono rendendo la custodia negativa e utilizzando un piccolo cavalletto subacqueo.
Il cavalletto vi permetterà di effettuare le migliori riprese macro, questo però richiede tempo e non tutti i soggetti ve lo concederanno, vi avevo avvisato, ci vuole tempo.
Tanto per capire cosa vuol dire avere pazienza, questa immagine con il gamberetto ci ho messo 67’ a realizzarla, quando l’ho vista la murena aveva il gamberetto fuori, poi mi sono posizionato con il cavalletto e ho acceso le luci, il gamberetto si è ritirato ed è tornato fuori dopo 40’, adesso avete capito cosa vuol dire … ci vuole tempo ?
Come vi ho detto prima non dovete solo mettere il cavalletto ma dovete anche rendere negativa la custodia, io di solito uso un piombo sagomato da che mi porto in tasca e uso all’occorrenza per appesantire la custodia.
La messa a fuoco in macro
Lavorando con ottiche macro la messa a fuoco è la cosa alla quale dobbiamo fare più attenzione, bastano pochi cm e a volte mm per andare fuori fuoco, tenete conto che noi facciamo cose in movimento e non congeliamo l’attimo come nella fotografia, quindi capirete la difficoltà !
Per effettuare riprese macro perfette bisogna tenere il diaframma (f) chiuso al massimo bilanciando l’esposizione globale con la velocità dell’otturatore (shutter) e gli ISO in modo da ottenere la massima profondità di campo possibile, se avete dubbi su come utilizzare le varie impostazioni della macchina fotografica per fare video andatevi a rileggere l’articolo n°6 della mia rubrica.
Una volta che ho impostato la macchina per ottenere la massima profondità di campo devo fare attenzione a cosa fa il soggetto ripreso, potrebbe decidere di venire verso di voi, allora li diventa indispensabile il comando del cambio di fuoco manuale, per quello però bisogna fare un po’ di pratica all’inizio non è così semplice utilizzarlo, un consiglio, su soggetti piccoli e con messe a fuoco minime è meglio tenere il fuoco al centro del soggetto per averlo quasi tutto a fuoco.
Un altro oggetto interessante, utilizzato parecchio nella fotografia sono le lenti addizionali +5 +7 +10 diottrie, servono ad aumentare il rapporto d’ingrandimento, la cosa interessante è che possono essere montate all’occorrenza direttamente sott’acqua grazie ad un comodo supporto.
Naturalmente le lenti addizionali richiedono parecchio allenamento perché si aumenta lì ingrandimento e la messa a fuoco diventa ancora più critica, su cose particolari (es. il polipo del corallo) però, garantisce risultati incredibili, sono da provare ve le consiglio !
Adesso non vi resta che sperimentare … buon divertimento!