Autore: Attilio Falcone
Lo avevamo già per la testa quando, qualche tempo fa, abbiamo pensato ad un nome come “SUB SENZA FONTIERE” per rappresentare al meglio la nostra idea: “la subacquea abbatte le barriere!” Questo noi, oltre che con le parole, cerchiamo di dimostrarlo ogni giorno attraverso il lavoro di un gruppo qualificato, in grado di affrontare ogni esperienza valorizzando gli aspetti di sicurezza e divertimento. Difatti non è mai il gusto della sfida a muoverci ma la consapevolezza che insieme, con la giusta preparazione, le frontiere tornano ad essere confini valicabili.
Ed è questo spirito che il primo week end di marzo ci porta a Grotta Giusti – Monsummano Terme, splendida località termale a pochi chilometri da Firenze e da Pisa. All’arrivo riceviamo un’accoglienza veramente oltre le aspettative, siamo ospiti di una SPA da sogno… purtroppo però (sigh) il tempo tiranno ci concede solo un breve momento di relax, prima che i ragazzi del Grotta Giusti Diving ci traghettino attraverso ” inferno purgatorio e paradiso ” ( i livelli della grotta) in un briefing approfondito, alleggerito da divertenti citazioni dantesche, pronunciate con toscana simpatia nel prendere le misure con il gruppo.
Ecco, adesso la Grotta è sotto di noi, ne sentiamo salire gli odori e l’emozione ci prende allo stomaco… ultimi controlli all’attrezzatura, indossiamo i caschi e proviamo le torce…si va!
Per noi sub d’acqua salata l’ambiente è inconsueto, penombra e passaggi angusti tra le rocce collaudano il nostro self control. Ci tuffiamo e come ogni volta il contatto con il nostro elemento ci tranquillizza. Buia ma cristallina…caldissima!!! Nel cuore della montagna una sorgente termale a 35 gradi centigradi regala all’acqua una temperatura meravigliosa.
Inizia così una delle nostre più incredibili immersioni, un rapido “ok” e si scende in fretta agevolati dall’equipaggiamento leggero, maglietta jacket e calzari (senza zavorra muta e pinne). Le torce fissate sui caschi sono potenti e illuminano strette spaccature e ripide pareti di roccia, una sensazione di grande libertà ci sorprende mentre affrontiamo i passaggi più impegnativi. Saltiamo ed arrampichiamo in una sorta di free climbing alieno. Superati i timori iniziali, l’assenza di gravità consente a TUTTI di librarsi nello spazio sommerso. Scacciati i fantasmi, STIAMO VOLANDO, immersi in una grotta… ma anche nei pensieri che si mischiano e volteggiano, le nostre bolle li portano in alto, li seguiamo finché spariscono nel buio. L’eco della grotta ce li restituisce, ascoltiamone ora una parte dalle voci di Sergio Olivia e Claudio.
Sergio:
“…anche un cieco può immergersi in grotta, usando uno strumento usuale per lui ma decisamente insolito per un subacqueo: il bastone bianco (si vedano le foto sul sito SSF) ovviamente scherzo, quella del bastone è stata una gag tra me e Luca… sottacqua avrei anche dovuto spingere la carrozzina di Olivia… con lei a bordo naturalmente… Invece non scherzo affatto raccontando del buio e del silenzio incontrati riemergendo in una bolla d’aria, quando ho chiesto di spegnere le torce e di goderci, finalmente, la pace assoluta con i sensi non più bombardati da luci e rumori…
Prima di entrare in grotta pensavo che avrei rifiutato di affrontare passaggi angusti o di introdurmi in tunnel e sifoni. Poi invece la tranquillità del luogo, l’acqua calda, la confidenza e la sicurezza della guida mi hanno consentito di godere con serenità tutta l’immersione, senza rinunciare a niente. Non parliamo di performance agonistiche, la profondità massima non ha superato i quindici metri e dopo un’ora e mezza avevo ancora nella bombola più di 100 BAR… è stata però una piccola vittoria sulle paure. Ricordo che anche in una precedente esperienza fatta in una grotta Salentina dapprima mi ero sentito intimorito dall’idea di non poter riemergere ma poi… Sono grandissime sensazioni molto difficili da trasmettere a parole, bisogna assolutamente viverle e goderle, ivi compreso le inevitabili grattate contro le pareti di roccia, vista la mia stazza…”
(Sergio Favetti, 45 anni, subacqueo dal 1995, Brevetto HSA advanced. Cieco civile, 150 immersioni registrate sul log book)
Olivia:
“…solo un pallido resoconto di quel che ho provato là sotto… l’esperienza a Grotta Giusti è stata potentissima, ha aggiunto un tassello importante al mosaico della mia vita (e anche a quella di tutti gli altri partecipanti), ha permesso a tutti di capire che spesso i limiti che ci poniamo risiedono nella nostra mente e che se c’è un gruppo con cui si condividono valori ed esperienze tutto può essere superato e goduto, insieme; ciò che pare irrealizzabile può essere assaporato e costituire un incentivo a nuove avventure e scoperte. Ringrazio tanto gli organizzatori per la simpatia,la professionalità e il supporto in un pomeriggio in cui ho sentito pace ed equilibrio e ho contemplato la bellezza, ascoltato il canto delle pietre e la forza degli elementi e sperimentato ancora una volta la fiducia e l’armonia che sono così importanti sia nella subacquea che nella vita.
(Olivia Battisti, 38 anni, paraplegia da mielite traversa, Brevetto OW HSA nel 2010, oltre 20 immersioni all’attivo)
Claudio:
“…esperienza unica, non pensavo di poterla affrontare con la mia disabilità.
Ancora una volta la vita mi ha insegnato che, se la si prende per mano con uno scopo ben preciso, l’impossibile diventa possibile.
Grazie anche alla completa fiducia che nutro nei confronti dei miei compagni d’immersione, è stato per me possibile cogliere l’opportunità e portare a termine questa bellissima avventura. Grazie a noi Sub Senza Frontiere…”
(Claudio Piuri, 51 anni. Tetra Paresi Spastica Distonica da parto. Subacqueo dal 2001 – brevetto “Open Water – Expert Diver” oltre 50 immersioni in acque libere)
Cos’altro aggiungere? 90 minuti di emozioni subacquee trascorrono velocissimi. Usciamo dall’acqua mostrando con orgoglio qualche sbucciatura e commentando i passaggi più critici… Un abbraccio alle eccezionali giude del Diving e ci incamminiamo verso la superficie nella surreale atmosfera di grotta Giusti, illuminata dal bagliore dei nostri sorrisi.
Per chi lo desidera, le foto di questa avventura (che consigliamo a tutti) sono visibili nella nostra photogallery sul sito www.subsenzafrontiere.it