La video ripresa subacquea – istruzioni per l’uso 5.2
Uso della luce in videosub
LA TECNICA
L’uso delle luci nella video ripresa subacquea, secondo il mio modesto parere, è l’80% della difficoltà complessiva, capirete perché sia più difficile ottenere dei buoni risultati senza le giuste conoscenze.
La distanza della luce dal soggetto, il tipo di potenza impiegata, l’angolo di illuminazione e la dominate sono la chiave per ottenere immagini d’effetto.
Soltanto attraverso tantissime immersioni e continue prove si potranno avere i migliori risultati, ricordatevi che noi non facciamo foto ma riprese, tutto è in movimento !
White Balance
Il bilanciamento del bianco è fondamentale sott’acqua, fate attenzione perché parecchie telecamere in situazioni di luce non adeguata, durante il bilanciamento del bianco, fanno partire il Guadagno (Gain) per bilanciare la scarsa illuminazione.
Tecnicamente sarebbe come aumentare la sensibilità della vecchia pellicola da 100 a 800/1600 ISO con conseguente perdita di definizione, le immagini poi, sarebbero inutilizzabili.
Si ottengono i migliori risultati con il bilanciamento del bianco manuale nelle immersioni con luce ambiente omogenea e costante, basso fondale, immersioni profonde, grotte e notturne, in queste occasioni mi basta bilanciare una volta e rimarrà invariato per tutta l’immersione.
Nel caso di immersioni multilivello le cose si complicano, vicino alla superficie avrò un bilanciamento, sul fondo un altro e così via, in questi casi è preferibile usare un preset, così facendo otterrò immagini più omogenee e più facilmente accostabili durante la post produzione.
Cosa molto importante, il WB automatico non utilizzatelo mai, altrimenti vedrete cambiare dominante colore durante le vostre riprese.
Ultima cosa ma non meno importante, senza un buon monitor subacqueo diventa tutto più difficile.
Bisogna provare molto con il WB, ogni situazione e mare sono diversi, a volte io provo a bilanciare il bianco sul soggetto che voglio riprendere o direttamente nel blu … Provate, provate, provate !
La Posizione
Con il kit luci montato sulla telecamera il problema più comune è quello di sbagliare la posizione delle teste illuminanti rispetto all’ottica e il soggetto.
I fari vanno arretrati in maniera che i coni di luce generati dalle parabole non entrino vistosamente sui bordi dell’immagine, creino fastidiosi riflessi sull’ottica o zone d’ombra.
Altro problema sempre legato alla posizione è quello delle riprese con scarsa visibilità, la sospensione riflette se colpita perpendicolarmente, bisogna angolare e arretrare molto i fasci luminosi rispetto al soggetto in maniera da prenderla di taglio.
Attenzione anche ai movimenti, in partenza la posizione delle vostre luci potrebbe sembrare ottimale, ma nel momento in cui ci avviciniamo ad un soggetto le cose cambiano, l’ideale, dove possibile, sarebbe provare prima la scena oppure concepirla in maniera da fare un taglio in post-produzione.
Il Brandeggio
Diciamo che la video ripresa subacquea può essere considerata un lavoro di squadra, più persone riesco a coinvolgere in maniera strutturata e migliori saranno le riprese.
Alcuni compagni con torcia all’interno della scena che sto riprendendo posti su piani diversi restituiranno profondità di campo all’immagine e proporzione in caso di riprese su relitto, questa tecnica in gergo viene chiamata brandeggio.
Se abbiamo un assistente con un secondo kit luci otterremo dei risultati ancora migliori, il suo compito è quello di illuminare la scena di taglio con una luce molto morbida e illuminare le zone che io non riuscirei a coprire con il kit principale sulla telecamera, occorre un’ottima intesa tra operatore e assistente, non è facile !
Vediamo ora le varie tecniche che si possono usare per illuminare sott’acqua sia con compagni che con assistente luci.
Brandeggio con compagno d’immersione comparsa:
Il compagno subacqueo con torcia è la cosa più facile da organizzare, lui però deve essere istruito sui movimenti che deve fare, su come deve tenere la torcia e dove si deve fermare.
La luce, quando il soggetto è lontano può essere puntata direttamente in camera, mentre se siamo vicini dobbiamo tenerla angolata a circa 45° per non impallare l’obbiettivo.
Attenzione all’iris e shutter, devono essere bloccati in manuale altrimenti tutte le volte che la luce viene puntata verso l’obbiettivo l’automatismo della telecamera porta a nero l’immagine (rileva troppa luce e chiude il diaframma).
Da lontano restituisce profondità di campo, da vicino crea punto d’interesse, si muove all’interno della scena e porta l’attenzione dello spettatore sul soggetto principale.
Brandeggio con assistente luci:
Il back light o controluce è un effetto molto ricercato sott’acqua, si ottiene mettendo dietro il soggetto principale una luce in asse con l’obbiettivo della telecamera o con una inclinazione, serve a contrastare il soggetto rispetto al fondale omogeneo, si può usare anche la luce del sole per questo effetto, provate, i risultati sono notevoli.
Il brandeggio statico o in movimento con assistente luci serve a creare una luce diffusa dietro il soggetto principale che darà profondità all’immagine e ad aumentare la copertura luminosa.
L’intesa con l’assistente deve essere perfetta, sott’acqua non si può parlare e a volte capirsi non è facile.
Nel video seguente potete vedere come ho miscelato le varie fonti luminose (artificiale principale, ambiente, assistente) in base al soggetto che stavo riprendendo:
Vi ricordo che per poter ottimizzare il vostro sistema video per prima cosa dovete capire i suoi limiti operativi, seconda cosa bisogna andare in acqua e provare il tutto nelle diverse situazioni che si presentano di volta in volta nel nostro mare, soltanto così otterremo i migliori risultati.