Autore: Claudio Di Manao
Il subacqueo francese, a prescindere dal suo livello tecnico, che può variare da
individuo a individuo, si presenta come un monoblocco di stampo pressoché unico:
è l’anello di congiunzione tra la subacquea arcaica e quella moderna.
E’ l’unico gruppo esistente dove il Diver Sapiens è percentualmente in
svantaggio rispetto al Jurassic Diver. Il francese guarda con radicato
tradizionalismo, o sospetto sdegnoso, a tutto ciò che viene da fuori i confini.
Alla scoperta che il loro divemaster è un istruttore PADI o NAUI, alzerà appena
un sopracciglio. Se poi non è neanche Francese arriccerà impercettibilmente il
naso.
Quella delle federazioni è un’eredità morale di cui il subacqueo francese si
sente un discendente consacrato. Ricordiamoci che non è facile dover portare
sulle spalle il peso del punto di vista di Dio e di Jack Cousteau. Dopo questi
due personaggi solo gli istruttori del loro club diventano l’autorità
riconosciuta. Il rifiuto di parlare qualsiasi altra lingua e l’idea che le
immersioni comportino necessariamente decompressione, sono concetti inculcatigli
sin dalla tenera età. Essendo questi insegnamenti di provenienza divina, non
vedono alcun motivo per il quale dovrebbero sbarazzarsene.
Storicamente affetto da irrinunciabile gusto per la sfida ed il puntiglio, come
un moschettiere del Re avrà la tendenza a legarsi fedelmente ad un personaggio
che incarni un ideale di giustizia, di grandezza e coraggio, piuttosto che a
delle regole astratte. Se indotto a subire l’altrui eresia, il subacqueo
francese reagirà gettandosi a profondità almeno doppie di quelle consigliate,
causando scompigli e tensioni.
Legittimamente allergico ai cibi stranieri, tenderà a portarsi sostanziose
provviste di ottimo vino e squisite cibarie da casa, organizzando banchetti e
feste a base di formaggi e paté. Il Francese è un subacqueo molto attivo, oltre
che un raffinato gaudente, e non disdegnerà un’atmosfera d’allegria accompagnata
da qualche bicchiere a bordo, dove cantare le lodi dei subacquei più eroci. I
pochi soggetti in grado di adeguarsi alle regole dell’eresia d’oltre mare sono
in genere capaci di parlare un’altra lingua, e socializzano allegramente meglio
di chiunque altro con gli stranieri.
Controindicazioni: le immersioni in parete.
Scheda tecnica
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Profondità max.: il doppio di quella consigliata dalla guida, tripla se la
guida è PADI. -
Consumi: medio alti
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Livello teorico/pratico: andava bene nel 1956
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Pinneggiata: decisa e veloce. Muove le braccia
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Tipo d’immersione preferita: con decompressione
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Attività subacquea preferita: criticare le altre federazioni.
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Socialità: alta
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Forma: varia con l’età.
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Segni di riconoscimento tipici:, gav ed erogatore
Beauchat, maschere e pinne rigorosamente d’antiquariato.
Frasi celebri
“Andare sott’acqua non è per tutti.”
“Perché niente decompressione?”
“Perché solo 30 metri?”
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