La Camera per l’Industria del Settore Turismo per Subacquea e Sport Acquatici (CDWS) Egiziana ha richiesto ai visitatori di contribuire ad eliminare la pesca illegale nel Mar Rosso attraverso la registrazione fotografica di prove di attività illegali. Se si vedeono attività di pesca effettuate in zone ristrette o se ne hanno le prove, ad esempio, di reti o lenze in zone proibite, la CDWS lo vuole sapere da voi.
Un rapporto di tutti gli elementi raccolti sarà inviato al governo egiziano sollecitando un intervento da adottare contro la pesca illegale e di inserire la questione al primo posto dei politici che possono decidere.
Il Mar Rosso è uno dei pochi luoghi del pianeta in cui la pesca di squali è stata resa illegale, con altre specie che beneficiano della protezione in un numero significativo di barriera corallina. Aree di Parco Nazionale come Ras Mohammed nel nord e zone ricche di dugongo nel sud come Abu Dabab, sono due dei molti settori in cui sia vietata la pesca di qualsiasi tipo. Tuttavia, vi sono sempre più prove che suggeriscono l’attività di pesca in queste zone e la CDWS vuole che i visitatori facciano i nomi e svergognino i pescatori.
La pesca illegale è una minaccia per tutta la vita nel mondo sommerso. Un certo numero di rapporti di ricerca, tra cui una recente indagine finanziata dalle Nazioni Unite, stima che fino al 20 per cento delle catture mondiali sia pescato illegalmente.
Nel dicembre 2008 il CDWS, insieme con SSDM e HEPCA, ha organizzato la prima conferenza per discutere il problema della pesca illegale, riunendo il governatore del Sud Sinai, il Ministro del Turismo, il Ministro dell’agricoltura, l’Agenzia della Pesca Egiziana, la vice Ministro dell’Ambiente, il capo della South Sianai Parks, l’Associazione Pescatori e l’Istituto Oceanografico. Tuttavia, non esiste ancora una modifica significativa della legge rivolta alla pesca illegale.
‘Uno dei maggiori problemi ambientali è chiaramente identificato nella pesca illegale, in particolare nelle zone marine, che dovrebbero essere protette‘, ha detto il presidente CDWS Hesham Gabr. ‘Abbiamo bisogno di tenere la questione in prima linea nella mente del governo, ed è per questo che abbiamo creato questa campagna.’
Se si vedono eventuali attività sospette di pesca nelle zone protette, occorre procedere come segue:
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Inviare le vostre foto via email, con data, ora, nome della nave, luogo e ogni altra informazione utile a fishing@cdws.travel
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Accedere a Facebook e cercare la pagina "Capture the Catcher", dove le foto saranno caricate e si può mostrare il vostro sostegno di questa campagna facendo clic sul pulsante ‘Piace’.
Per informazioni contattate Laura Coppa all’indirizzi email laura.coppa@cdws.travel
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