In prima fila, davanti a un mare che cambia, ci sono senza dubbio i subacquei che da tantissimi anni troppi, vedono sott’acqua quantità sempre maggiori di plastica. I subacquei non sono, ovviamente, gli unici testimoni. Ad essi, infatti, si aggiungono tutti coloro che vanno per mare oppure frequentano coste e spiagge nei periodi di vacanza facendo tuffi e nuotate anche in mezzo ai materiali più eterogenei e meno marini che si conoscano. La plastica, è assodato, è ormai un’emergenza planetaria come il cambiamento climatico e con effetti che si profilano disastrosi per l’ambiente e l’uomo stesso. Per questi motivi è indispensabile che la collettività prenda consapevolezza del problema soprattutto attraverso l’educazione dei più giovani.
Proprio per questo motivo OCEAN4FUTURE, una community internazionale, nata nel maggio 2015, che conta oggi oltre 450000 accessi al mese sul suo sito ufficiale www.ocean4future.org e ha come missione quella di educare le nuove generazioni, ma non solo, al rispetto del mare e delle sue creature attraverso la conoscenza dell’universo mare, ha avviato un progetto dedicato al problema della plastica in Mediterraneo. Un recente studio dell’ISMAR-CNR di Lerici ha rivelato che anche il Mare Nostrum non è esente da questa emergenza che viene continuamente identificata in tanti mari del mondo con proporzioni inimmaginabili. Purtroppo anche il Mar Mediterraneo si sta trasformando in una grande discarica a cielo aperto. A finire in mare sono soprattutto i rifiuti della nostra vita quotidiana che si trasformano rapidamente in micro-plastiche come avanzo della degradazione di bottiglie, buste, imballaggi ed altri rifiuti. Nei mari del mondo si sono formate delle vere e proprie “isole di plastica”, vortici enormi che stanno soffocando la vita negli Oceani a causa del loro fortissimo impatto ambientale che uccide molte creature marine ed entra in maniera subdola nel nostro ciclo alimentare.
Consapevole di ciò e dell’interesse dimostrato dai lettori del sito (solo nel 2016 si sono registrati 5.770.011 accessi), OCEAN4FUTURE ha deciso di dedicare il 2017 alla campagna NO PLASTIC AT SEA che si svilupperà su tre fronti (di fatto dei progetti indipendenti): Divulgazione, Azione diretta e Media.
Particolarmente coinvolgente sarà il fronte dedicato all’Azione diretta al quale hanno già dato adesione e/o supporto gruppi italiani ed internazionali e fotografi e uomini di spettacolo di rilievo come il campione del mondo Christian Vizl McGregor, Cristian Coulombe, Alberto Balbi, Riccardo Mei. Questa parte del progetto verrà espletata con due possibili attività diverse ovvero il monitoraggio ambientale (singolo o di gruppo) attraverso la raccolta statistica dei rifiuti osservati e/o la raccolta dei rifiuti sulle spiagge o sui fondali. Tutti i dati forniti saranno conteggiati alla data del 31 dicembre 2017 ed i risultati saranno presentati all’EUDISHOW 2018. Tutti gli eventi delle associazioni, dei diving, delle comunità che parteciperanno saranno ampiamente pubblicizzati sul magazine.
Di questo progetto e delle iniziative di OCEAN4FUTURE parlerà il suo direttore Andrea Mucedola, ammiraglio MM in ausiliaria, domenica alle 15.30 sul Palco Nettuno di Eudi Show. Se amate il mare e vi sta a cuore il suo futuro (e quello dell’uomo) non mancate.