Mia figlia di 14 anni ha iniziato recentemente a fare immersioni e l’anno scorso ha preso il brevetto PADI Junior Scuba Diver.
Ha avuto grosse difficoltà a compensare sia durante il corso che durante le 2 o 3 immersioni che ha fatto da allora. È stata visitata dal medico, che non ha però notato nulla di preoccupante (i suoi timpani si muovono in maniera normale quando prova a compensare). Mi chiedo se potrebbe trattarsi di un problema fisiologico, o se invece lei non riesca a compiere la manovra di Valsalva in modo corretto. Sto iniziando a preoccuparmi che possa subire un barotrauma dovuto a tutti i suoi tentativi e mi piacerebbe quindi avere un’altra opinione medica.
La risposta degli specialisti DAN:
Se l’esame clinico mostra che i timpani di sua figlia si muovono abbastanza quando compie la manovra di Valsalva, ciò significa che il problema è legato ad una scarsa esecuzione della tecnica sott’acqua e non ad un problema anatomico. Bisogna tener conto che appena la profondità eccede uno o due metri, la relativa depressione nello spazio dell’orecchio medio (relativa alla pressione esterna al timpano e anche nella cavità nasale, dove ha origine la tuba di Eustacchio) può causare un blocco dei tessuti molli della tuba di Eustacchio e prevenirne l’apertura con la manovra di Valsalva. L’unica soluzione diventa quindi quella di risalire e riprovare delicatamente. I bambini sono più soggetti ai barotraumi dell’orecchio, da una parte perché l’anatomia del loro cranio è diversa e rende l’apertura delle tube di Eustacchio più difficoltosa e dall’altra perché spesso è più difficile per i bambini di ricordarsi di compensare delicatamente, di iniziare per tempo e di ripetere la compensazione durante l’immersione (controllo dell’assetto, flusso di sensazioni ed emozioni forti, comprensione di anatomia e fisiologia). La cosa che non dovrebbe assolutamente consigliare a sua figlia è di “spingere più forte” e forzare la manovra di Valsalva. Se sua figlia non è in grado di compensare in modo regolare, potrebbe considerare se non sia il caso di aspettare qualche anno prima che lei inizi la sua “carriera subacquea”.