L’aumento delle temperature medie del pianeta potrebbe innalzare fino a 7 volte il contenuto di mercurio nel pesce che mangiamo. A questa conclusione sono arrivati ricercatori di un equipe svedese-americana, che pubblicano i loro risultati su Science Advances.
Il mercurio è tossico per il nostro organismo. In quantità limitate è presente naturalmente negli ecosistemi terrestri, ma dall’inizio dell’industrializzazione è cresciuto di un 200 – 500%. I ricercatori ritengono che il cambiamento climatico comporterà un aumento delle precipitazioni nell’emisfero settentrionale, con maggior trasporto di mercurio verso i laghi e le acque costiere. Inoltre favorirà le popolazioni batteriche, consumate dal plancton, inserendo un livello trofico supplementare alla base, e aumentando la quantità di mercurio che si accumula a ogni passaggio lungo le catene alimentari, arrivando infine ad animali di taglia consumabile dall’uomo.
Risultato: un aumento pari al 600% delle concentrazioni di mercurio nel pesce edibile, soprattutto nell’emisfero settentrionale, anche se il Mediterraneo a ben vedere potrebbe essere escluso dal fenomeno.