Autore: Marco Maggiolo
La sicurezza in immersione si può ottenere in primo luogo con un’appropriata visita medica preventiva ma anche mediante la conoscenza dei pericoli cui si può andare incontro nella pratica delle attività subacquee, un efficace autocontrollo, frutto di efficienza fisica, e un apprendimento delle nozioni basilari teoriche che non devono mancare nel bagaglio culturale di ogni tipo di subacqueo.
L’affaticamento è un fattore importante in oltre il 28 percento degli incidenti subacquei mortali. Lo stress e l’ansia che accompagnano spesso la fatica fisica in un ambiente ostile, possono sfociare in panico, che, a sua volta, diviene il precursore dell’incidente.
Il medico specialista in attività sportive ha il compito di valutare l’idoneità alla immersione escludendo i soggetti che presentano patologie permanenti incompatibili con l’immersione (malattie del SNC, scompensi cardiaci, affezioni croniche delle vie respiratorie etc.) tale valutazione deve essere effettuata annualmente.
Gli accertamenti medici da effettuare annualmente sono, oltre ed un’accurata anamnesi ed un attento esame obiettivo:
– Una visita cardiologica con e.c.g, a riposo e dopo sforzo
– Una visita otorinolaringoiatrica con valutazione della funzionalità tubarica.
– Spirografia
– Il controllo della vista
– Esame RX – grafico del torace ed uno ecocardiografico (in corso di prima visita)
– Un esame delle urine e del sangue
La valutazione di eventuali affezioni transitorie avvenute dopo la visita di idoneità spetta alla auto analisi dello stesso subacqueo, fatto spesso trascuralo che invece ha grande importanza. Ricordiamoci che cicatrici, fratture, bruciature possono essere punti più sensibili per l’insorgenza di MDD e quindi i parametri dell’immersione dovranno, in questo caso, essere più conservativi.
Ogni sub deve essere consapevole che alcune situazioni possono portare alla improvvisa perdita di coscienza o di controllo per cui ogni sub dovrebbe auto valutarsi per quanto riguarda la capacità di affrontare determinati sforzi ed avere quindi una buona riserva cardiorespiratoria, che può venire meno nell’arco dell’anno per vari motivi anche se si è superato il test di idoneità: per esempio la sedentarietà, il fumo, l’alcool, lo stress, la disidratazione l’inadeguato addestramento, il malfunzionamento dell’erogatore, lo scorretto uso delle attrezzature tecniche utilizzate; possono essere potenzialmente fonti di pericolo.