L’Australia, il più grande stato dell’Oceania, è conosciuta in tutto il mondo per i suoi tesori naturali e la sua cultura multietnica, formata dall’intreccio tra le millenarie tradizioni aborigene e quelle provenienti da altri continenti.
Quando si pensa a questa terra lontana vengono subito alla mente le icone nazionali più famose, come la capitale Sydney con la sua Opera House, l’Ayers Rock ed il canguro, animale simbolo dell’Australia.
Ma basta poco per scoprire che l’Australia offre tantissime altre attrazioni, tesori naturali e ambienti diversi che spaziano dalle vette innevate alle profondità marine.
I suoi confini ospitano specie vegetali e animali uniche al mondo come le 700 specie di eucalipto, il koala, il canguro, il dingo, il wombat e custodiscono aree protette dichiarate patrimonio dell’umanità: tra queste le foreste pluviali tra le più antiche della terra, il Parco Nazionale di Kakadu dove avventurarsi alla scoperta del magico Outback australiano e la Grande Barriera.
Il clima non rappresenta un problema nella scelta del periodo migliore per visitare l’Australia. Qualunque sia il periodo prescelto per intraprendere il viaggio si troveranno delle condizioni climatiche favorevoli.
Le stagioni sono invertite rispetto all’Europa e il clima varia da nord a sud, passando da quello tropicale al temperato delle regioni del Sud.
L’estate, che va da dicembre a febbraio, è il periodo migliore per esplorare le migliori spiagge del sud, godere del caldo sole australiano e cimentarsi in tutti gli sport acquatici.
Allo stesso tempo nel Queensland, dove il clima è tropicale, siamo nella stagione delle piogge.
Grazie al clima mite la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per avventurarsi nella natura.
Tranne per le regioni montuose del nord, l’inverno australiano, da giugno ad agosto, è comunque generalmente clemente. Questa è anche la stagione migliore per visitare il Queensland.
Il mare è sicuramente uno degli elementi più importanti di un viaggio in Australia senza il quale non si può dire di aver conosciuto a fondo il paese.
Se potessimo guardare dall’alto l’isola, subito noteremmo la mancanza di confini con altri stati e il totale accerchiamento degli oceani Indiano, a ovest e sud, e Pacifico ad est. Tale particolarità rende il paese una delle destinazioni sub più famose, caratterizzata da una impressionante biodiversità dove incontrare creature marine di ogni tipo e uniche al mondo. I punti di immersione più famosi sono generalmente distribuiti in tre aree principali: Queensland, New South Wales e Western Australia.
La costa orientale dell’Australia, e in particolare quella del Queensland, è il luogo migliore per immergersi sulla “Great Barrier Reef“: la più grande al mondo dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1981. Vera icona e tesoro nazionale, si estende per oltre 2.000 km da Bundaberg alle Torres Strait Islands e dista dalla costa 30 km a nord mentre a sud in alcuni punti si allontana fino a 300 km.
La Grande Barriera Corallina è come un unico essere vivente dove si trova la più alta concentrazione di specie marine dell’intero pianeta, basti pensare che le sue dimensioni la rendono visibile anche dallo spazio.
Nel suo habitat convivono più di 1500 specie diverse di pesci, oltre 400 tipi diversi di coralli e 4000 specie di molluschi.
Il Queensland è la base di partenza per la scoperta dell’ecosistema della barriera grazie ad un caldo sole che splende per 300 giorni l’anno ed alla piacevole temperatura dell’acqua, che favoriscono l’esplorazione subacquea del mondo sottomarino.
Infinite sono le possibilità di immersione attraverso le quali osservare formazioni coralline di ogni genere e incontrare altrettante specie marine di ogni forma e dimensione.
Tra i migliori luoghi dove immergersi bisogna ricordare Green Island, un piccolo banco corallino situato al largo di Cairns ideale per l’osservazione di squali di barriera, tartarughe e altri coloratissimi pesci.
Heron Island appare invece come una verdissima isola che emerge dalle cristalline acque circondanti il reef: in questo punto dista 70 km dalla costa.
Deve la sua fama ai magnifici fondali, ai punti di immersione facilmente raggiungibili dall’isola e adatti soprattutto per i neofiti e naturalmente all’incredibile vita marina, tipica della barriera, di ogni dimensione e colore: tartarughe, mante ma anche nudibranchi.
Sull’isola ha sede un centro di ricerca universitario per lo studio del comportamento delle tartarughe marine che raggiungono le spiagge incontaminate per la deposizione delle uova.
L’isolotto corallino di Lady Elliot Island offre le migliori immersioni della costa del Capricorno: ben 19 i siti disponibili.
Lizard Island, situata al termine della barriera proseguendo verso nord, presenta 24 squisite spiagge di sabbia bianca, magnifiche baie isolate e alcuni siti di fama mondiale come Cod Hole noto per l’incontro con cernie giganti che vivono abitualmente sui fondali di questa zona, squali pinna bianca, murene e molte altre specie.
Al largo di Townsville una delle immersioni migliori viene effettuata sul relitto dello Yongala, affondato nel lontano 1911, che giace coricato su di un fianco a 30 metri di profondità sul fondale sabbioso: è ancora in ottimo stato di conservazione.
Oltre alla visita della nave durante l’immersione il sub avrà l’occasione di osservare l’abbondante vita marina circostante rappresentata da tonni, aquile di mare, squali, tartarughe e in alcuni casi perfino balene e delfini.
Oltre alla barriera il Queensland può vantare la presenza lungo tutta la costa di bellissime spiagge, soprattutto lungo la Sunshine Coast, tanto amate dai suoi abitanti dove rilassarsi tra un’immersione e l’altra, prendere lezioni di surf, fare lunghe passeggiate o semplicemente oziare sotto il sole.
Tra le isole che compongono la barriera ricordiamo anche le paradisiache Whitsundays Islands formate da banchi di sabbia finissima. Sub da tutto il mondo raggiungono queste isole, situate nel cuore della Grande Barriera, per l’abbondante vita marina, gli incantevoli panorami e le chiare e calde acque: le crociere sono il mezzo migliore per conoscerle a fondo. Da luglio a settembre si possono incontrare i grandi abitanti del mare come le balene gobbe e anche timidi dugonghi.
Una lunga striscia di sabbia di ben 120 km costituisce Fraser Island, l’isola di sabbia più grande al mondo ricca di vegetazione e laghi di acqua dolce incantevoli. Nel 1992 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Dopo il Queensland una delle destinazioni subacquee più popolari è rappresentata dallo Stato del New South Wales, una terra meravigliosa con numerosi parchi marini che preservano la ricca fauna e flora marina, impervie montagne, foreste e famose città storiche come Camberra e Sidney tappa obbligatoria di ogni viaggio in Australia.
L’imperdibile visita della città è sicuramente un’ottima occasione per fermarsi nel New South Wales e dedicare alcuni giorni alla scoperta della costa e dei fondali.
Partendo dal confine con il Queensland l’ambiente marino cambia aspetto passando da quello tipico dei mari tropicali a quello caratteristico delle fredde acque delle coste meridionali australiane.
L’incontro tra organismi tipici di due differenti mari dà vita ad un ambiente marino caratterizzato da una forte biodiversità oceanica che regalerà molte sorprese.
The Pinnacles è un luogo unico dove poter nuotare con decine di timidi Grey Nurse sharks e incontrare molte altre creature marine.
Nelle acque del Julian Rocks Marine park, situato a pochi chilometri da Byron Bay, vivono squali leopardo, nutrice e delfini.
Grandi incontri e forti emozioni accompagneranno gli appassionati di immersioni in visita nel Western Australia.
Ningaloo reef situato nel parco di Cape Range a pochi chilometri dalla cittadina di Exmouth.
è una piccola barriera corallina, se paragonata alla Grande Barriera del Qeensland, che offre la possibilità di vivere l’emozionante incontro con squalo balena il pesce più grande al mondo ma inoffensivo: per questo motivo viene soprannominato il gigante buono dei mari.
Esemplari che possono raggiungere anche i 18 metri raggiungono queste acque tra aprile e giugno per nutrirsi dell’abbondante plancton, l’alimento base della loro dieta.
In alcuni casi è sufficiente la sola attrezzatura da snorkelling per osservare gli squali che nuotano in prossimità della superficie.
Questo emozionante incontro non è l‘unico motivo per visitare Ningaloo reef, da maggio a settembre arrivano infatti le mante, mentre da ottobre sarà il momento delle tartarughe verdi. Lungo i suoi 260 km vivono più di 500 specie di pesci tropicali e 220 specie di corallo.
Durante il corso dell’anno i sub potranno collezionare nelle acque delle Muiron Islands altri stupefacenti incontri con esemplari di mante, balene e dugonghi.
L’incontro con i delfini di Monkei Mia è un ulteriore motivo di visita della parte più occidentale dell’Australia.
Nel parco marino di Shark Bay si trova questa popolare località turistica considerata il luogo migliore per avvicinare i tursiopi nel loro habitat naturale e nutrirli nelle basse acque della spiaggia, sotto il controllo di attenti responsabili.
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