Lo Stretto di Lembeh è famoso in tutto il mondo e meta prediletta dagli amanti di macrofotografia per l’altissima concentrazione di rarissime creature marine di piccole dimensioni.
Il canale, largo 2 km e lungo 12 km, separa la costa nord orientale dell’isola del Sulawesi , caratterizzata dalla presenza di sabbia vulcanica nera, dall’omonima isola di Lembeh dai tratti tipicamente tropicali: sabbia bianchissima, acqua limpida e splendide pareti coralline.
Questi due ambienti unici, separati da un breve tratto di mare, forniscono le caratteristiche ideali per lo sviluppo di un’incredibile varietà di forme di vita marina come in pochi altri luoghi al mondo.
I 30 punti situati su entrambi i lati dello stretto, ad una profondità compresa tra i 12 e i 30 metri, forniscono moltissime possibilità per l’osservazione di rare creature e riservano al subacqueo nuove sorprese ad ogni immersione.
Interessante l’immersione ad Angel windows, un pinnacolo madreporico che dal fondo si innalza verso la superficie, colonizzato da abbondanti coralli e da ventagli di gorgonie sulle quali concentrare la propria attenzione alla ricerca dell’invisibile cavalluccio pigmeo.
Tanta attenzione e pazienza verrà presto ricompensata nel momento in cui il sub riuscirà a distinguere dalla gorgonia questi piccolissimi esemplari e immortalare l’emozionante incontro con una splendida macro.
Una grande biodiversità è riscontrabile presso l’House reef dove è facile incontrare coloratissimi nudibranchi, frogfish, cavallucci marini gialli, pesci foglia, rasoio, lo scorpionfish di Ambon, difficile da individuare per il suo mimetismo e molte altre creature.
Al tramonto non bisogna perdere lo spettacolo offerto dai pesci mandarino a Batu Angus. Ci si immerge stazionando a una decina di metri di profondità in attesa che i timidi e coloratissimi mandarino escano dai blocchi di corallo alla ricerca di cibo e della loro compagna.
Nello Stretto non mancano i relitti. Tre navi giapponesi affondate durante la seconda guerra mondiale giacciono sul fondale ricoperte da coralli, gorgonie e spugne tra le quali è possibile trovare cavallucci pigmei.
Tra questi il relitto del Mawali Wreck giace a 30 metri di profondità su di un fianco, la sua struttura arriva fino a 15 metri dalla superficie. I suoi 60 metri di lunghezza sono popolati da decine di lionfish e scorpionfish.
Le affascinanti creature marine che popolano i fondali, l’ampia scelta dei punti d’immersione e il loro facile accesso, fanno dello Stretto di Lembeh una delle migliori destinazioni mondiali per gli amanti dei critters in grado di suscitare forti emozioni nei sub che sicuramente vi faranno ritorno nel corso degli anni.
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