Autore: Massimo Corsico
Dopo poco che si parla con loro salta sempre fuori questa cosa: qui è come essere nel Far West.
“Qui è come essere nel Far West” è qualcosa di più profondo, di più vero di quello che potrebbe sembrare una semplice esclamazione. Perché il vero Far West è qui, da almeno venti anni! Fin dal 1986 quando aprì il primo albergo e poco dopo venne issata, posticcia e provvisoria -come tutto del resto in questa terra del Sinai- la tenda del Camel.
Pian piano un gruppo sparuto di giovani che si sedeva attorno ad un tavolo del Pirates Bar è diventata una delle più eccitanti comunità multietniche e multilingue, se non del mondo, della vecchia Europa e degli stati che si affacciano sul mediterraneo.
Chi sono “loro”? Difficile capirli. Sono quelli che hanno fatto scelte radicali, quelli che sono dovuti scappare per amore o per prigione, quelli che non hanno saputo resistere al fascino di questa terra, del mare, del sole e del deserto… Pazzi che non sanno dire di no a un’immersione con squali, tartarughe, tonni, carangidi. Pazzi??? No, non pazzi, uomini e donne stregati dalle meraviglie degli abissi. Stregati da quei colori, da quell’assurda sensazione di volare nel blu, da quelle vertigini, da quel senso di precarietà che solo la natura ti sa dare quando ti ospita.
La polvere e le rocce spaccate dal sole e dal freddo delle notti stellate sono lo scenario d’incontri impossibili e situazioni paradossali. C’è chi ti parla di quella volta quando nel vuoto del deserto la sua jeep è stata travolta da una camionetta della polizia, o di quando i Beduini segnano le proprietà dei terreni accatastando le rocce con la semplice libertà di chi è da sempre padrone indiscusso di quella terra.
Una volta c’erano ancora i vecchi taxi, Peugeot-504 guidate dai Beduini, con gli interni agghindati come i loro cammelli, oggi troppo veloci Toyota guidati da improvvisati piloti di Formula 1, che sfrecciano impugnando il volante con una mano e tenendo nell’altra il cellulare in modalità lettore mp3.
Quella tenda è diventata una metropoli che ospita persone da tutto il mondo, con luci, souq, discoteche, acquapark, casinò, bar, simboli dell’occidente, del mondo arabo e dell’Asia.
Questo Far West è stato ed è teatro di sogni, speranze, felicità, fortune, immancabili fallimenti e fortunati successi di più generazioni di funambolici sognatori. Questo Far West è una sorta di Las Vegas sul mare dove, tra le tante anime pure che si alzano felici e speranzose per la giornata di sole e mare tutte le mattine, sono miscelati tutti gli aspetti degradanti della mercificazione della nostra società.
E poi ci sono tutti quelli che sono entrati nella leggenda e ormai le loro gesta appartengono al mito- i loro avvistamenti, le loro immersioni, le loro storie di vita riecheggiano nei forum- sorvegliati dagli occhi della polizia, sempre segretamente attenta a osservare quel carosello di personaggi.
Insomma, in questo Far West non si può proprio stare senza una Stella, o una Sakara!
E se si parla di birra, ora la tenda del Camel si è trasformata, ha messo su i muri: oltre ad essere la mecca dei subacquei, è il più bello e frizzante saloon, uno dei migliori ristoranti di Naama Bay e un bellissimo albergo.
Tutto è possibile in questo Far West!
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