Iniziato nel gennaio 2015, Green Bubbles è il progetto europeo dedicato alla subacquea sostenibile. La subacquea è diventata un’attività ricreativa con milioni di praticanti in tutto il mondo. L’industria della subacquea genera guadagni diretti e indiretti notevoli a sostegno delle comunità costiere e delle Aree Marine Protette (AMP). Altri benefici legati alla subacquea includono la sensibilizzazione verso il mare, il contributo alla ricerca scientifica, una maggiore inclusione sociale e il miglioramento personale. Tuttavia la subacquea può anche avere impatti negativi legati al danneggiamento o al disturbo degli habitat e degli organismi, e ai conflitti con le comunità locali per l’accesso alle (o per l’uso delle) medesime risorse, o per problemi di equità o culturali. Tutto questo si riferisce chiaramente ai tre pilastri della sostenibilità (ambientale, economica, sociale) e può essere affrontato solo a livello di sistema.
Finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 attraverso il contratto Marie Sklodowska-Curie numero 643712, Green Bubbles è condotto da un consorzio di dieci partner – incluse università, organizzazioni dedicate alla ricerca e all’educazione, piccole e medie imprese da Italia, Paesi Bassi, Malta, Turchia, Sud Africa e Stati Uniti d’America. Il progetto è coordinato da Carlo Cerrano, docente presso l’Università Politecnica delle Marche, e vede la partecipazione attiva di due imprese liguri. Oltre al board di consiglieri esterni (esperti dal mondo accademico, dall’industria subacquea e da organizzazioni internazionali), il progetto conta inoltre su una rete sempre più ampia di centri sub, professionisti, scuole, amministratori locali, operatori e ricercatori. Uno dei due casi di studio di Green Bubbles è l’Area Marina Protetta di Portofino.
Green Bubbles ha organizzato una “quattro-giorni” dedicata alla presentazione e alla discussione dei risultati raggiunti finora, facendo seguire un Open Workshop internazionale (26-27 settembre 2016) al proprio meeting interno annuale (24-25 settembre 2016). Il doppio evento raccolto oltre 50 partecipanti in rappresentanza non solo dei membri Green Bubbles ma anche di: autorità locali, dive centres sparsi sul territorio nazionale, agenzie di certificazione, organizzazioni non governative, organizzazioni internazionali, educatori, produttori di attrezzature, musei e acquari, operatori turistici e attività del settore, comunicatori ed esperti di marketing. Il folto gruppo è stato completato da ricercatori esterni a Green Bubbles ma coinvolti nella varie discipline toccate dal progetto.
Il Green Bubbles Open Workshop si è sviluppato in circa 30 comunicazioni presentate da un panel di oratori internazionale, trans-disciplinare e multi-settoriale, che ruotavano attorno a questi 5 temi:
- Comprendere a fondo i diversi “mondi della subacquea”
- Economie legate alla subacquea: integrate o isolate?
- Subacquea, educazione al mare, scuole
- Subacquea e scienza partecipativa: unire business, conservazione e ricerca
- Certificazioni nella subacquea sostenibile
Le comunicazioni sono state seguite da discussioni aperte a tutti i partecipanti, dalle quali sono emersi spunti interessanti che saranno incorporati nelle prossime fasi di progetto.
Il workshop è stato raccontato in tempo reale attraverso le pagine Twitter (#GBopen) e Facebook di Green Bubbles, sottolineando i concetti più importanti e riassumendo i messaggi principali di ciascuna comunicazione. Tutti gli interventi sono stati filmati e la maggior parte di essi sarà presto resa disponibile a tutti attraverso il canale YouTube di Green Bubbles.