Autore: Erik Henchoz
Incomincerei così questa nuova e piccola avventura subacquea.
Un arcipelago famoso per le sue isole, per le sue spiagge bianche ed il colore turchese delle sue lagune, una terra rigogliosa dove la natura offre profumi ed aromi di ogni tipo.
Zanzibar, che i locali chiamano Unguja, è l’isola che ha dato il nome a tutto l’arcipelago: un luogo dove molte culture millenarie si sono intrecciate nei secoli attraverso successive dominazioni. L’egemonia persiana seguita da quella portoghese ed araba, il traffico degli schiavi e il protettorato inglese hanno segnato la storia di queste terre che si affacciano sull’Oceano Indiano come l’estrema propaggine della Tanzania. Un susseguirsi di usi e costumi, razze e culture che mescolandosi hanno dato vita a qualcosa di unico e irripetibile.
Zanzibar è tutto questo e non solo: la natura selvaggia, la foresta, le lagune ed un mare ancora incontaminato che offre splendide immersioni ed incontri emozionanti.
Donne in attesa dei pescatori sulla spiaggia di Nunwgi
A pochi chilometri dalla Tanzania, Zanzibar è un paradiso subacqueo poco conosciuto. La zona del Nord è quella sicuramente più bella e sorprendente.
La mia piccola avventura parte dalla spiaggia di Nungwi: sabbia finissima, tanto bianca e fine da sembrare borotalco. Il colore turchese del mare e delle sue lagune mentre sullo sfondo si scorge l’ancestrale e magica isola di Tumbatu.
Le prime immersioni mi danno subito l’idea di quanto sia ricco questo mare: questa è una zona dell’oceano indiano che conosco ancora poco e che incomincio a scoprire solo ora.
La prima immersione, una notturna nell’house reef. Mi rendo subito conto della moltitudine di animali che abitano in questi fondali. Una fantastica opportunità per la macrofotografia subacquea e anche una breve presentazione di cosa scoprirò nelle immersioni successive: splendidi esemplari di paguro portatore di anemoni si spostano tranquilli sulla sabbia, gamberetti di ogni specie e forma, nudibranchi dalle livree accese e sgargianti, piccole murene a nastro che fanno capolino dalla sabbia mentre enormi ricci diadema si muovono lenti in cerca di cibo.
Nungwi: il giorno dopo trovo ad aspettarmi sulla spiaggia una piccola imbarcazione locale completamente in legno, mi servirà come mezzo di trasporto per tutte le immersioni. Prendiamo il largo per raggiungere la leggendaria isola di Tumbatu.
l’Isola di Tumbatu ed il suo faro
Lo staff di Diving Ocean mi parla di un’isola sulla quale è vietato l’approdo: qui vivono i Watumbatu, una popolazione leggendaria per la sua abilità nella pesca, nella costruzione delle imbarcazioni di legno e per la magia nera, il temutissimo voodoo.
L’atmosfera è surreale, il mare a colori spettacolari mentre l’isola è sempre più vicina.
Aggiriamo la punta Nord-Ovest di Tumbatu, scorgo la presenza spettrale di un vecchio faro immerso dalla vegetazione tropicale, ancora pochi minuti e sarò in acqua.
Una immersione speciale, poco profonda con tanti agglomerati corallini che spuntano ovunque dalla sabbia per poi lasciare lentamente il posto ad una imponente formazione corallina. Intorno ai subacquei una miriade di pesci e piccole forme di vita, dai branchi di pesci vetro al classico pesce di barriera, dai piccoli nudibranchi ai pesci pagliaccio nascosti nelle attinie.
pescatori di Zanzibar di rientro dalla pesca
particolare di un Gambero ballerino
A Tumbatu le immersioni sono tutta una sorpresa: con attenzione si scoprono forme di vita particolari ed in alcuni casi anche molto rare. Nascosti tra le spugne e i coralli si scorgono bellissimi e coloratissimi esemplari di Scorfano foglia (Taenianotus triacanthus). Sono animali molto singolari: esili, si lasciano muovere dalla risacca. Ondeggiano vistosamente alla presenza del subacqueo e sembrano privi di vita, sono come foglie adagiate sul fondo o tra i coralli, piccoli scorpedini variopinti con colori che vanno dal bianco, al giallo, al nero e talvolta al viola.
Sul reef è facile incontrare curiosi nudibranchi e vermi piatti che sfoggiano livree particolari e colori sorprendenti, mentre sono numerose le attinie abitate da diverse specie di pesci pagliaccio tra i quali è impossibile non riconoscere l’Amphiprion akallopisos, pesce diffuso in tutto l’Oceano Indiano, animale che presenta la classica livrea giallo arancione e la riga bianca dorsale.
ritratto di un particolare Scorfano foglia giallo
le fantastiche livree dei nudibranchi
A Tumbatu la micro fauna sommersa è davvero meravigliosa: tantissime specie differenti convivono su questi particolari agglomerati corallini dove vi è una buona presenza di spugne incrostanti. Numerosi i gamberetti di ogni tipo e colore che si possono scorgere in anfratti e piccole cavità; con un po’ di abilità si possono individuare simpatiche famiglie di gamberetti ballerini, delle vere e proprie stazioni di pulizia subacquee.
Le acque dell’arcipelago di Zanzibar nascondono tantissime meraviglie: le immersioni spaziano da quelle dedicate alla ricerca del piccolo a quelle in corrente con tanto pesce pelagico.
In questo mare è, infatti, possibile incontrare habitat sommersi molto differenti tra loro. La zona di Tumbatu e le immersioni prospicienti Nungwi presentano agglomerati corallini che emergono dalla sabbia oppure reef poco profondi ricchi di vita. Basta però spostarsi di qualche chilometro e lo spettacolo sommerso cambia radicalmente. Fantastica l’immersione di Kichafi con una imponente distesa di corallo lattuga, tartarughe, pesci leone e murene. Un reef in ottima salute con tantissimi giardini di corallo dove l’incontro con qualche bel esemplare di tartaruga è molto frequente.
le enormi distese di corallo lattuga
Proseguo le mie piccole scoperte e mi avventuro sulla costa Nord-Est. A poca distanza dall’isola di Zanzibar si incontra l’atollo di Mnemba, una zona frequentata dai pochi diving locali, un fantastico parco marino.
Le immersioni sono molto belle, principianti ed esperti possono così scoprire le bellezze sommerse di Zanzibar spostandosi in facili lagune, nuotando in giardini di corallo oppure avventurandosi lungo imponenti pareti coralline.
Per i più fortunati l’incontro con un piccolo branco di delfini può rendere la giornata un qualcosa di indimenticabile.
i reef pieni di vita nei pressi dell’Isola di Mnemba
un Paguro portatore degli anemoni fotografato in immersione notturna
A Mnemba, infatti, non è difficile scorgere ed incontrare un piccolo branco di Tursiopi: con un pò di fortuna è possibile incontrarli anche in immersione, una piccola magia che si ripete con regolarità nelle calme acque prospicienti la laguna. Un momento davvero unico per subacquei e snorkelisti, attimi da ricordare con qualche bella foto, qualche scatto rubato a questi ritmi di vita ancestrale, il branco che nuota veloce sott’acqua e si allontana mentre un femmina allatta il suo piccolo …
Il parco marino di Mnemba è tutto questo, immersioni indimenticabili su giardini di corallo ancora intatti e pieni di vita, incontri entusiasmanti, i delfini e, nella stagione più adatta, gli enormi squali balena.
un Gambero mantide pavone al sicuro nella sua tana
un Granchio porcellana si nasconde nell’anemone
Zanzibar è davvero una meta subacquea inconsueta e particolare.
La barca in attesa sulla spiaggia deserta, le lagune turchesi, i passaggi tra i reef con la bassa marea, i delfini, un macrocosmo di piccoli animali sommersi colorati e sorprendenti.
Tante immersioni per scoprire quanto siano ricche e vive le acque di questo coloratissimo mare di Tanzania.
il Pesce pagliaccio Amphiprion akallopisos
l’incontro in immersione con i delfini a Mnemba
la livrea sgargiante e sfumata di un verme piatto
Alcune immersioni da non perdere:
Nei pressi di Nungwi
Tumbatu
La parte Nord-Ovest dell’isola di Tumbatu
Immersioni poco profonde con la presenza di agglomerati corallini pieni di vita. Nudibranchi, scorfani foglia, attinie e pesci pagliaccio, gamberetti di diverse specie, pesce di barriera. Profondità massima 16 metri.
Kichafi
Splendida barriera corallina circolare con splendidi giardini ed una immensa colonia di corallo lattuga.
Tartargughe, murene, nudibranchi, pesci leone e pesce di barriera.
Shaynes
A pochi minuti di gommone dalla spiaggia di Nungwi. Una piccola conformazione corallina nella quale trovare di tutto: dallo scorfano foglia ad altri tipi di scorpedini, nudibranchi e vermi piatti. Il massimo per la caccia fotosub.
Nei pressi dell’atollo di Mnemba:
Coral Garden
Immersione a sud dell’Isola di Mnemba. Bellissime formazioni coralline che emergono da un fondale sabbioso. Nudibranchi, gamberetti e tanto pesce di barriera. Ideale per i principianti e per la macro fotografia. Profondità massima 16 metri.
Wattabomie
Fantastica immersone tra giardini di corallo che può proseguire lungo la parete esterna del reef.
Possibilità di incontrare scorfani foglia, nudibranchi, anemoni e pesci pagliaccio, barracuda e pesce pelagico.
A volte è possibile incontrare i delfini. Profondità massima 25 metri, in parete si può incontrare a volte una forte corrente.
una intera famiglia di Gamberi ballerini
uno Scorfano foglia bianco in agguato
le barche dei pescatori sulla spiaggia nei pressi di Nungwi
Link alla completa photo gallery
http://www.erikhenchoz.com/flash/zanzibar0309/zanzibar0309.asp
Ringraziamenti:
ringrazio Diving Ocean per l’ospitalità, le immersioni e la logistica. Nital spa e Fracosub per l’attrezzatura Nikon (Nikon D3x) e Sea&Sea.
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