Malta diventerà presto un punto di riferimento globale nel diving. E non è solo una questione di temperature e di visibilità ottimali; l’intenzione è quella di trasformare la nazione insulare in un centro d’eccellenza per la formazione e per la ricerca nell’ambito della subacquea. Il memorandum d’intesa è stato firmato a Gozo lo scorso 27 maggio tra DAN Europe, Istituto per gli Studi sul Turismo e Ministero del Turismo maltesi. Al via master e corsi professionali, collaborazioni con le università estere per la ricerca, aule e multimedia.
Progetto ambizioso? Semmai lungimirante. Malta è la terza destinazione subacquea al mondo, con una ferrea tradizione sulla sicurezza e, ovviamente, sulla qualità di ricezione, che in questo caso non è solo aprire le porte ma offrire un servizio diving affidabile e corsi di buon livelllo, tra i migliori della media europea. Il DAN si riafferma come punto di riferimento mondiale di ‘subacqueologia’ (da non confondere con un certo titolo ) e Malta uno stato (insulare) che sulla subacquea non dice, fa.
Il comunicato stampa in inglese QUI