Un rebreather è un dispositivo di respirazione per immersioni subacquee che ricicla il gas espirato. Questo sistema, noto anche come sistema di respirazione a circuito chiuso o semichiuso, differisce dalle bombole tradizionali (sistema di respirazione a circuito aperto) perché il gas espirato non viene eliminato, ma viene riemesso in circolo dopo essere stato “pulito” dall’anidride carbonica.
Questo meccanismo consente di allungare notevolmente i tempi diimmersione rispetto a un normale circuito aperto.
I sistemi tradizionali a circuito aperto per la subacquea
I sistemi tradizionali per la subacquea sono classicamente a circuito aperto, introdotti da Cousteau e funzionano con miscele compresse fornite tramite gli erogatori ‘a domanda’ nell’atto ispiratorio.
L’aria o la miscela respirata viene espulsa ad ogni atto espiratorio. Questo sistema è parecchio inefficiente in quanto solo una piccola parte dell’aria respirata viene consumata effettivamente dal nostro organismo. Questo ‘spreco’ aumenta con l’aumentare della profondità.
Come funziona un rebreather
I rebreather sono diversi sistemi che fino a pochi anni venivano usati solo per scopi militari, di 3 tipi principalmente: ad ossigeno, a circuito semi-chiuso, a circuito chiuso. Tutti hanno un boccaglio per respirare collegato ad una sacca polmone per seguire il movimento respiratorio. Il subacqueo con la respirazione attraverso la sacca produce CO2 metabolizzando O2 e la concentrazione di CO2 aumenta fino a raggiungere livelli pericolosi.
Ecco la necessità di includere nel circuito un materiale filtrante per la CO2 (Sofnolime, Sodasorb, ecc.) che consentirà la rimozione della stessa dalla sacca polmone. L’ O2 metabolizzato nel processo di respirazione viene rimpiazzato dal sistema “rebreather”.
I tipi di rebreathers differiscono nella modalità di aggiunta del gas nel circuito respiratorio e nel sistema impiegato per monitorare la concentrazione di O2 nella miscela respiratoria.
REBREATHER A OSSIGENO
Un Rebreather a Ossigeno comprende una bombola di O2 per sostituire quello consumato in modalità attiva o passiva. La modalità attiva prevede che l’O2 venga aggiunto in quantità costante che però sarà troppo nel periodo di basso consumo e troppo poco nel periodo di alto consumo, necessitando quindi di correzioni da parte del sub. Nella modalità passiva l’iniezione di O2 avviene grazie ad una valvola che segue il movimento della sacca polmonare, comandata quindi dal movimento respiratorio del sub.
La semplicità di questo tipo di rebreather va a scapito del possibile impiego, possibile solo ben al di sotto dei 10 metri, salvo l’utilizzo di altri gas ma in questo caso avremo gli altri due tipi di rebreather: a circuito chiuso o semi-chiuso.
REBREATHER SEMI-CHIUSO
Nei rebreather a circuito semi-chiuso il gas viene iniettato in modo costante all’interno del circuito indipendentemente dalla profondità. La quantità di gas aggiunta viene impostata attraverso l’installazione di appositi iniettori pre-tarati.
In questo modo il sub può raggiungere maggiori profondità senza andare incontro alla tossicità dell’ossigeno. La miscela diversa dall’O2 si accumulerà nella sacca polmone per essere poi scaricata da una valvola di sfogo. Purtroppo però si avrà anche una leggera fuoriuscita di O2.
Il gas contenuto nella sacca dovrà essere sempre tenuto sotto controllo affinchè la quantità di O2 sia sempre sufficiente per la respirazione e in caso scenda sotto un livello di allarme è necessario intervenire per riportarlo al minimo necessario. L’O2 è da tenere sotto controllo per evitare di superare i limiti oltre ai quali diventa tossico.
Un’inefficienza di questo sistema è dato dal volume di miscela della sacca polmone, con uno spreco parziale di miscela stessa, spreco che può essere ridimensionato calibrando la quantità di miscela sul fabbisogno del sub calcolato sulla base del ritmo respiratorio.
REBREATHER A CIRCUITO CHIUSO
I rebreather a circuito chiuso ricreano la miscela respirabile tramite l’aggiunta di 02.
Questi sistemi integrano due bombole: una di o2 e una di un’altra miscela (aria, nitrox e anche trimix), detta diluente, contenente ossigeno in una percentuale respirabile anche se il circuito fosse aperto. Questa seconda bombola serve in caso di emergenza.
PRO e CONTRO
+) Efficienza nell’impiego delle miscele. Lo spreco di ossigeno dovuto alla respirazione diventa un problema maggiore con l’aumentare della profondità di immersione. Questo non succede con i rebreather che riciclano la miscela utilizzata depurandola dalla CO2 e riaggiungendo l’ossigeno consumato. I vantaggi sono più evidenti quindi alle elevate profondità, soprattutto con i rebreather a circuito chiuso.
+) Decompressione. La decompressione viene notevolmente ridotta con un grande vantaggio in termini di durata dell’immersione in profondità.
+) Riduzione di bolle e silenziosità Questo vantaggio è evidente soprattutto per gli operatori foto-video sub che si libereranno del fastidioso passaggio di bolle davanti agli strumenti e potranno avvicinarsi maggiormente ai pesci.
Qualche CONTRO non manca…
-) I rebreather sono un sistema più sofisticato delle classiche attrezzature per la subacquea. Questo, a fronte dei vantaggi elencati, richiede una preparazione adeguata e la massima cura nella preparazione e nell’uso dell’attrezzatura oltre che nella programmazione dell’immersione. In fase di immersione è necessario fare attenzione all’elettronica che gestisce il sistema e tenere sempre sotto controllo la quantità di ossigeno del sistema.
E’ assolutamente necessario seguire corsi specifici con il massimo impegno e non dimenticarsi mai che manutenzione, controlli e pianificazione dell’immersione devono essere sempre effettuati con attenzione.
Molto interessante ed esaustivo il commento pro-contro il rebreather .
Sento spesso i miei amici che praticano questa tecnica lamentarsi dei costi elevati
e la difficolta’ di reperire ricambi, vista la diffusione che negli ultimi anni sta avendo
il Rebreather come si spiega questa carenza? Almeno qui a Napoli e’ un problema Saluti e buon lavoro Gennaro .
Mi scuso, ma non conosciamo bene la realtà napoletana. Credo che sarebbe una buona cosa lanciare la questione nel Forum (http://www.poverosub.com/forum/), che ha sezioni dedicate esplicitamente ai rebreather e alla subacquea tecnica.