Si è concluso anche quest’anno l’ormai classico appuntamento a La Maddalena per gli studenti del liceo I.S.I.S. MEUCCI DI CASTELFIDARDO (AN) che come tutte le estati raggiungono l’ESA I.C. point area 11 diver per divertirsi con la partecipazione a attivita’ e corsi subacquei e di snorkeling. Sessanta sono stati i certificati rilasciati e tante le soddisfazioni e esperienze per questi ragazzi.
Cogliamo l’occasione per fare qualche domanda al titolare e responsabile del centro Beppe Amato:
DA QUANTI ANNI AREA11 DIVER COLLABORA CON ISTITTUTI SCOLASTICI E UNIVERSITA’?
Sono esattamente 5 anni che collaboriamo con scuole e licei…. E circa 2 anni con le universita’
COME MAI QUESTA SCELTA DI CERCARE DI SENSIBILIZZARE L’ ISTITUZIONE SCOLASTICA AL MARE E ALLA SUBACQUEA?
Perche’ ci permette di comunicare con i giovani. Sono il futuro, e’ importante cercare di coltivare nei ragazzi passioni come la subacquea e il rispetto per il mare. In questo modo possono sperimentare direttamente cose imparate a scuola piuttosto che su internet o in tv.
Non possiamo rischiare di perdere nel futuro le attivita’ a diretto contatto con la natura, che mettono i ragazzi nella posizione di poter osservare le cose, la vita da un’altra angolazione. Liberare i propri pensieri in spazi e scenari diversi dalla citta’. Ormai per un ragazzo e’ piu semplice avere accesso alla tecnologia piuttosto che alle attivita’ pratiche e all’aperto.
QUAL’E’ STATA LA COSA O LE COSE CHE PIU’ HANNO INCURIOSITO E DIVERTITO I RAGAZZI?
Provate a immaginare di avere 14/16 anni e di andare in gita scolastica a La Maddalena, avere spiagge incantevoli dove fare snorkeling, immersioni, partite di calcio o pallavolo. Uscire in barca per scoprire nuovi punti di esplorazione subacquea…
Comunque, da quello che ci raccontano i ragazzi durante le giornate che trascorse insieme, pare siano realmente entusiasti di aver scoperto che sotto la superficie del mare esiste un mondo incredibile, dove nulla e’ banale. Sono colpiti molto dalla complessità dei piccoli animali che abitano il mare. Molti di loro di fatti scelgono a priori il corso di ecologia marina. Questo e’ un buon segnale, vuol dire che i giovani sentono la necessita’ di conoscere la natura e di preservarla, per questo credo bisognerebbe creare un sistema istituzionale che colleghi le scuole a queste possibilita’ pratiche.
COSA L’HA COLPITA MAGGIORMENTE DEI RAGAZZI CHE HANNO FREQUENTATO IL CENTRO AREA11?
Non nego che inizialmente temevamo i momenti più statici, “le lezioni teoriche” ,punti pero’ cardine di qualsiasi corso. In realta’ i ragazzi si sono dimostrati attenti e interessati. Sicuramente per noi e’ piu’ facile rispetto ai loro insegnanti tenere alta l’attenzione, gli facciamo sperimentare dal vivo cio’ che gli spieghiamo. Per questo, visto che durante un corso subacqueo si parla di fisica, chimica, meccanica, fisiologia umana, matematica ecc… siamo convinti che i ragazzi innalzino il loro interesse anche nei confronti dei loro studi accademici. Li vedono come uno strumento per scoprire e capire. Quindi direi che mi ha colpito tanto la loro maturita’ e la fresca curiosita’.
COM’E’ NATA QUESTA IDEA DI COINVOLGERE LE SCUOLE?
In realtà devo ringraziare il sig. Valter Matassoli, insegnante di educazione fisica presso l’Istituto (….) e bravo fotografo subacqueo. Lui portava i ragazzi in gita a La Maddalena facendo il tour classico di visita dell’arcipelago. Chiacchierando ci siamo resi conto però che tutti i turisti che transitavano nella zona per fare il loro stesso itinerario, erano “avanti con l’età”. Allora perche’ far fare a un giovane qualcosa che potra’ scegliere di fare anche piu’ avanti? Perche’ non fargli imparare cose nuove, divertenti, formative e che aumenteno sicuramente il senso civico e la consapevolezza del proprio ruolo nei confronti dell’ ambiente. Abbiamo’ iniziato con una ventina di ragazzi poi con un po’ di sforzi economici di “area11 diver”, l’aiuto di ESA Worldwide, l’intervento di alcuni sponsor quali la Fondazione Carilo e una personale scommessa del prof. Matassoli con la scuola, insegnanti e genitori, siamo arrivati ad accoglierne circa sessanta. Questo risultato è stato possibile anche grazie all’attenta partecipazione al progetto di Bruno La Sala insegnante di chimica e fisica ma sicuramente dobbiamo ringraziare chi ha dato il benestare definitivo al progetto e cioè il Preside Giri Giovanni e il direttore di sede Spinzante Gianni che hanno creduto in tale progetto.
QUALI SONO GLI OBBIETTIVI FUTURI?
Obbiettivo primario, di sicuro, semplificare la comunicazione tra noi centri specializzati e le istituzioni, anche per dare ai ragazzi la possibilità di arrivare in centri con credenziali e professionalità certificate .
Speriamo di poter allargare ancora il numero dei partecipanti, sarebbe a questo proposito molto utile avere accesso a fondi europei o statali perché comunque queste attivita’ hanno un costo aggiuntivo sul prezzo base della gita dei ragazzi e non tutti possono permetterselo.
Altro obbiettivo interessante, sarebbe quello di creare un programma triennale di formazione che porti i ragazzi al raggiungimento del livello di brevetto che permette di accedere al corso per guida subacquea e successivamente a quello di istruttore. In pratica diamo loro una possibilità aggiunta di sbocco professionale.
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