Nome: Siganus rivulatus (pesce coniglio marezzato)
Classe: Pesci ossei, famiglia Siganidi (pesci coniglio)
Prima segnalazione in Mediterraneo: 1927, Palestina
Prima segnalazione in acque italiane: —
Provenienza: mar Rosso, attraverso Suez.
Sono due le specie di siganidi (pesci coniglio) che si sono stabiliti in Mediterraneo dal Mar Rosso. Acanto al Siganus luridus, di cui abbiamo già parlato, ecco Siganus rivulatus che, se non e’ ancora ufficialmente segnalato in acque italiane, dal 1927 (anno della prima segnalazione in Palestina) ha colonizzato in modo massiccio le coste del bacino orientale, dell’Egeo, dello Ionio e dell’Adriatico (almeno sul versante Greco/Croato), ed è segnalato in Tunisia e Malta.
Si tratta di un siganide del mar Rosso e dell’oceano Indiano, di colore argenteo con linee gialle orizzontali che lo fanno assomigliare in qualche modo alla salpa. La sua invasione ha avuto finora un grande successo, presumibilmente per la carenza di competitori: nel mar Mediterraneo vivono pochissimi erbivori tra i pesci nativi. Fondamentalmente uno, proprio la salpa.
Identificazione: Forma del corpo ovale, compressa. Scaglie piccole e affondate nella cute che ha un aspetto liscio. Bocca piccola e terminale, aperta verso il basso (tipica da erbivoro), con labbra carnose. Pinna caudale falcata. Un’unica pinna dorsale, pinne dorsale e anale con spine robuste. Colore grigio argenteo, più scuro sul dorso, con linee gialle orizzontali. La livrea notturna è marmorizzata. Lunghezza massima 25 cm.
Ecologia: vive in acque costiere poco profonde, fondi rocciosi coperti di alghe o prateria di Posidonia. S[esso forma gruppi. È erbivoro e consuma soprattutto alghe verdi e rosse.
Nel Mediterraneo Orientale la salpa (Sarpa salpa), unico pesce erbivoro nativo del Mediterraneo, ha avuto negli ultimi anni un calo demografico che potrebbe essere messo in relazione con l’esplosione demografica dei siganidi, brucatore voraci che possono modificare la composizione della comunità algale e di conseguenza degli invertebrati che vi abitano.
In Mediterraneo si riproduce da maggio a agosto.
Specie moderatamente pericolosa: Nessun pericolo per il sub che guarda e non tocca, ma se vi capitasse di maneggiarlo fate attenzione ai raggi spinosi delle pinne dorsale, anale e pelviche, sono connessi a ghiandole velenifere e possono pungere in modo doloroso (caratteristica comune a tutti i siganidi).
È commestibile, all’inizio dell’invasione era pescato attivamente in Israele, Egitto, Turchia. A Cipro si erano addirittura fatti esperimenti di allevamento per il consumo umano, poi abbandonati per la scarsissima domanda.
Segnalateci di seguito eventuali avvistamenti in acque italiane: a quando la prima segnalazione?