Autore: Luigi Russo
l’epicentro mondiale di biodiversità’
la nuova Micronesia
il paradiso perduto
l’ultima frontiera del diving
questo e molto altro e’ Raja Ampat.
Localizzato ad ovest della penisola del Vogelkop, l’arcipelago di Raja Ampat e’ formato da circa 1.500 isole che punteggiano il mare al largo di Sorong, centro amministrativo della provincia indonesiana di West Papua (ex Irian Jaya). L’arcipelago si articola attorno alle isole principali di Misool, Waigeo, Salawati e Batanta. Il suo nome, Raja Ampat, letteralmente significa “I quattro Re” ed rievoca il tempo in cui, durante il quindicesimo secolo, l’allora potentissimo sultano di Tidore affido’ le 4 isole principali dell’arcipelago a 4 Raja. Ancora prima, si hanno testimonianze della presenza di mercanti provenienti dall’isola di Seram che instaurarono un florido commercio di mercanzie, prevalentemente tessili, generalmente scambiate con i prodotti delle foreste limitrofe e gli schiavi catturati durante le numerose guerre tribali che hanno in passato contraddistinto la societa’ papuana. Andando ancora a ritroso, tracce della presenza umana sono state ritrovate nelle numerose grotte di Misool; graffiti risalenti ad almeno 3.000 anni fa testimoniano che la nostra specie abitava queste isole gia’ allora. Si stima che i primi insediamenti umani siano da collocare immediatamente dopo la fine dell’ultima era glaciale (circa 10.000 anni fa), quando centinaia di isole, fino a qual tempo sommerse, iniziarono ad emergere lentamente dall’oceano Indiano.
Ci sono moltissime ragioni per le quali scegliere Raja Ampat come meta delle proprie vacanze, diving e non solo.
Per descriverne l’ unicità e’ probabilmente sufficiente citare le sempre nuove definizioni che la comunità scientifica “forgia” per classificare questo incredibile luogo. L’ultima delle tante definisce Raja Ampat come “la culla della creazione nel mezzo dell’oceano”.
La concentrazione di forme di vita rinvenibili a Raja Ampat e’ in assoluto la più alta al mondo, un ventaglio di bizzarre varianti biologiche che non ha eguali in tutto il famoso “triangolo della biodiversità”, ovvero in quella porzione di globo idealmente posizionata tra Indonesia, Papua Nuova Guinea e Filippine nella quale e’ stata registrata la più marcata varietà biologica del pianeta.
Un’immersione a Raja Ampat e’ cio’ che più d’ogni altra cosa qualsiasi Diver potrebbe desiderare. Di fonte alla bellezza e alla complessità di queste acque non potrete che concordare con quanti definiscono questa nuova destinazione come il non plus ultra del panorama underwater.
Enormi banchi di pesci, avvistamenti regolari di squali, mante e tartarughe, interazioni ravvicinate con delfini e balene di passaggio sono tra i motivi per cui programmare una crociera a Raja Ampat. Indimenticabili giardini sottomarini e relitti della seconda guerra mondiale ne completano il panorama.
Raja Ampat e’ come un atleta in grado di migliorare continuamente il suoi primati. I record registrati dalle continue spedizioni scientifiche si susseguono ad una velocità tale da conferire a questa nuova destinazione lo status “località culto”.
Un’incredibile varietà ittica popola queste acque: ben 4 specie di pigmy seahorse (avete letto bene….4 differenti specie!) danno la dimensione della sua unicità.
Qualunque specie voi nominiate, molto probabilmente questa risiede nelle acque che circondano l’arcipelago di Raja Ampat.
Cito solo alcune ricerche condotte da autorevoli biologi marini per offrivi dati più credibili delle mie parole.
1 Coralli (studio condotto dal Dott. Jen Veron). Ben il 96% delle specie di Scleractinia (565 specie su un totale di 590) rinvenibili in Indonesia può essere facilmente osservato a Raja Ampat. Jen Veron, durante la sua ricerca, ha in media registrato 87 specie diverse per singola immersione.
2 Molluschi (studio condotto dal Dott. Fred E. Wells). Il numero di molluschi registrati e’ stato più alto che in ogni altra ricerca condotta dal Western Australia Museum. Ben 734!
3 Pesci di barriera (ricerca condotta dal Dott. Gerard R. Allen). Il precedente record/benchmark di 200 pesci diversi avvistati durante una singola immersione e’ stato battuto per ben 2 volte dal Dott. Allen che, in 2 differenti immersioni, ha potuto registrare l’incredibile numero di 283 e 281 specie (183.6 e’ stato numero medio di specie per immersione). In totale, le acque di Raja Ampat ospitano ben 1.087 pesci di barriera!
In sintesi, l’opinione largamente condivisa e’ che la biomassa che popola i fondali di Raja Ampat e’ nettamente maggiore che nelle regioni precedentemente considerate epicentro di biodiversità, ovvero la baia di Milne (Papua Nuova Guinea), le isole Togian e Banggai (Sulawesi Centrale-Indonesia) e le isole Calamianes (Filippine).
Si potrebbero citare molte altre ricerche, come ad esempio quella condotta da Mark Erdmann, esperto di stomatopodi (e di “Mantis Shrimp” in particolare) che dopo aver visitato Raja Ampat per la prima volta scriveva: “This is the highest number of reef-associated stomatopod species collected from one area from anywhere in Indonesia by MVE and likely represents the highest known species diversity of reef-associated stomatopods for an area of its size anywhere in the world”.
I numeri della ricerca condotta dal team guidato da Erdmann sono davvero impressionanti: 34 stomatopodi diversi classificati in 28 siti durante 11 giorni di ricerca. Per rendere meglio l’idea, il precedente record di 31 specie era stato registrato esplorando 27 siti diversi in ben 200 giorni!
Durante una crociera a Raja Ampat vedrete coralli morbidi di dimensioni inimmaginabili gonfiarsi come giganteschi polmoni, per poi rilasciare gentilmente lenti “venti sottomarini” sulla vita del reef.
In questa sinfonia di colori la porpora si unirà all’arancione più scintillante, il bue cobalto delle profondità marine si spegnerà gentilmente nel turchese tendente al verde dei fondali da cui affiorano scogli ammantati da una foresta che definire lussureggiante e’ eufemistico. Le pareti verticali, le grotte e i pinnacoli vi doneranno un ambiate carsico sottomarino di incomparabile bellezza. Banchi di jackfish offuscheranno l’orizzonte subacqueo come enormi fluttuanti tende argentee. Coloratissimi sweetlip ondeggeranno ritmicamente sopra il pigro riposo degli “squali moquette” (Wobbegong) mentre i colori brillanti dei fondali daranno tono a questo incredibile mix di riflessi e mimetismo.
Raja Ampat e’ gia’ una leggenda, un luogo destinato a rimanere a lungo sugli annali, un vero benchmark per tutti coloro che praticano diving o cercano la località ancora immacolata. Raja Ampat e’ il turchese del mare che si unisce allo smeraldo delle isole che a centinaia punteggiano questo magnifico angolo di paradiso.
Raja Ampat e’ probabilmente la migliore destinazione diving del pianeta ma non solo. E’ anche una destinazione imperdibile per gli amanti della natura e delle spiagge, un luogo in cui i maestosi e bellissimi casuari – uccelli simili agli struzzi che posso raggiungere i 2 metri d’altezza – adornano le verdeggianti foreste che ammantano questi straordinari “panettoni carsici”. Raja Ampat e’ anche il luogo in cui imbattersi nel leggendario “uccello del paradiso”, l’essere per la cui bellezza si sono mossi ricercatori del calibro di Alfred Wallace.
Raja Ampat e’ un arcobaleno a più dimensioni: il blu e lo smeraldo del mare, le gocce di colore del suo giardino ornitologico, l’azzurro intenso del cielo, di notte risucchiato oltre l’atmosfera verso il nero più profondo, il multicolore universo sottomarino e tramonti che vi avvolgeranno in sensazioni indelebili.
Raja Ampat e’ la babele di tutti i mari, il luogo da cui si può idealmente pensare si siano diffuse tutte le specie che popolano gli oceani tropicali. Nudibranchi di tutte le forme tappezzano i coralli su cui giacciono i gia’ citati Wobbegong. I fondali, le innumerevoli grotte, la pareti dei pinnacoli e canyon che ne movimentano i contorni sottomarini offrono rifugio, ancoraggio e protezione a migliaia di celenterati, esseri semplici che qui a Raja Ampat trovano la più alta ispirazione creativa che si concretizza nelle più mirabili formazioni coralline. Una rassegna senza fine di gorgonie e spugne coloratissime completano questo vero e proprio caleidoscopio marino. Se vi immergerete nelle acque di Raja Ampat sara’ immediatamente chiaro perché questa destinazione e’ unanimemente considerata come l’epicentro mondiale di biodiversità.
A causa del su isolamento geografico, il modo migliore per godere delle meraviglie naturalistiche offerte da questa destinazione e ‘ sicuramente attraverso una crociera. Con Arenui potrete scoprire e vivere “a tempo pieno” gli angoli più suggestivi e remoti di quest’immenso arcipelago, potrete svegliarvi in luoghi sempre diversi e sorprendenti (si viaggerà solo di notte per raggiungere nuovi siti), consumerete i vostri pasti di fronte ai tramonti più “inaccessibili” che possiate immaginare per poi addormentarvi guadando milioni di stelle, mentre lo sciabordio delle onde sullo scafo fara’ il resto. Tutto questo nel massimo comfort offerto dalla nostra imbarcazione.
E se non dovesse bastare quanto gia’ citato, l’arcipelago di Raja Ampat rappresenta l’habitat naturale per un ospite davvero inusuale, lo squalo Epaulette, un vero e proprio mutante che si e’ adattato nel tempo alla vita da fondale a tal punto da aver “convertito” le pinne pettorali in vere e proprie zampe con cui si sposta tra i coralli della sua fantastica residenza.
Senza correre il rischio di esagerare, Raja Ampat vanta anche il primato del “parco relitti”. Sembra davvero piovere sul bagnato quando si cerca di descrivere questa destinazione ma e’ un fatto oggettivo che le acque che circondano i suoi affioramenti rocciosi conservano la più completa collezione di relitti giapponesi e americani rinvenibile in Indonesia. Alcuni di essi sono annoverati dalle riviste specializzate come tra i meglio conservati in assoluto. E’ il caso del P-47 D Thunderbolt “Razorback”, un aereo americano che, grazie alle particolari condizioni ambientali, giace in uno stato di perfetta conservazione a 20 metri di profondità. Il mare ha qui di fatto “mummificato” il suo corpo metallico sottraendolo sorprendentemente all’inesorabile avanzata del tempo.
Il paesaggio naturalistico e’ tanto sorprendete quanto lo e’ la presenza umana. Non sara’ possibile dimenticare l’ospitalità dei papuani, il loro carattere forte esternato da un portamento e da un abbigliamento che tradisce il loro passato guerriero, gli incontri con le popolazioni locali la cui vita e’ scandita dalle stesse ancestrali credenze che migliaia di anni fa hanno ispirato i graffiti delle caverne di Misool.
Raja Ampat gode della della fama di vero e proprio paradiso perduto, uno degli ultimi luoghi al Mondo a non essere stato ancora toccato dal braccio distruttivo della modernizzazione. L’orografia del territorio (ben 1.500 isole!!), la lontananza dai centri urbani (Manado, la più vicina delle grandi città indonesiane, dista un’ora d’aero da Raja Ampat), la difficoltà’ degli approvvigionamenti di generi di prima necessita’ sono tutti fattori che hanno reso possibile la conservazione quasi perfetta di questo inestimabile ecosistema.
Raja Ampat non tradirà le vostre aspettative. Per gli amanti del macro, per quelli del drift-diving in corrente moderata, per i cultori della speleologia marina o dei relitti, per un semplice indimenticabile snorkeling o per le sue spiagge da sogno. L’unico problema che eredirete da una crociera con Arenui e’ che dopo Raja Ampat qualunque altra destinazione vi lascerà completamente indifferenti.
IL NOSTRO PROGRAMMA SU RAJA AMPAT
La crociera “RAJA AMPAT” rappresenta senza dubbio uno dei nostri itinerari più interessanti.
Per chi volesse unire Raja Ampat ad altre destinazioni, il programma di Arenui prevede alcune soluzioni alternative.
1 RAJA AMPAT-NORTH SULAWESI: Raja Ampat e Nord Sulawesi in una delle crociere più’ interessanti del nostro programma.
2 MALUKU-PAPUA: le isole Molucche unite alla parte meridionale dell’arcipelago di Raja Ampat
3 THE ULTIMATE RAJA AMPAT, una crociera che vi condurrà oltre Raja Ampat alla volta della Baia di Cendrawasih, l’ultima frontiera del diving esplorativo in Indonesia.
LA NOSTRA OFFERTA LANCIO
Per tutte le crociere programmate per il 2008-2009 Arenui Liveaboard applica tariffe lancio per prenotazioni confermate entro il 31 Maggio 2008.
Sconti supplementari sono disponibili per non diver, terzi letti, gruppi e charter.
Tutte le nostre crociere prevedono 11 notti/12 giorni. Arenui Liveaboard vi offre comunque la possibilità di modificare il nostro programma ufficiale nel caso in cui vogliate riservare l’intera imbarcazione per il vostro gruppo diving (a partire da soli 135 euro/persona/notte – trattamento full-board).
Per informazioni
La versione italiana del nostro sito internet e’ ora disponibile al seguente indirizzo:
http://www.thearenui.com/italy/
Per maggiori informazioni contattaci scrivendo a:
info@thearenui.com
Vi aspettiamo numerosi a Raja Ampat con Arenui Liveaboard !
E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.