È vero che gli oceani stanno diventando acidi?
Risponde Massimo Boyer
È vero ed è uno degli aspetti più gravi del cambiamento in corso, conseguenza dell’aumento nell’atmosfera di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra, i responsabili dell’aumento della temperatura.
La modificazione del clima è l’aspetto più eclatante del fenomeno, e tutti sappiamo che ai coralli non piace l’acqua troppo calda, che sbiancano, si ammalano, e i reef regrediscono su scala mondiale.
Ma è in corso un altro cambiamento dovuto alla CO2: l’aumento dell’acidità (o diminuzione del pH, è lo stesso, pH basso vuol dire acidità alta) e dovuto allo scioglimento della CO2 che nell’acqua si trasforma in acido carbonico (H2CO3), abbassando il pH.
La prima e più drammatica conseguenza di questo è una maggiore difficoltà da parte degli organismi che hanno scheletro calcareo, cioè formato di carbonato di calcio (CaCO3). Mi scuso per le formule chimiche che ho usato, non memorizzatele se non vi piacciono, il succo del discorso è che tutti gli animali e le piante con scheletro calcareo (coralli, vermi, briozoi, alghe coralline, molluschi, crostacei, pesci ossei, insomma quasi tutti) faranno più fatica a produrre il loro scheletro, avranno scheletri più sottili e fragili, saranno più soggetti a danneggiarsi. In ambiente acido il carbonato di calcio si scioglie.
L’aumento dell’acidità degli oceani è stato finora sottovalutato, ma forse è l’aspetto più importante nella crisi dei reef su scala planetaria.