Autore: Matteo Valli
SHARK, ANZI MATT, IN VERITA’ . . . MATTEO
“Sono orgoglioso di te Shark”, queste sono le parole che più mi sono rimaste in mente del week-end trascorso a Latte di Ventimiglia, sul confine con la Francia a metà luglio. Dimenticavo, “Shark” sono io, per la verità mi chiamo Matteo ma mio papà (amante della Gran Bretagna e delle popolazioni “anglofone” in generale) da quando sono nato mi chiama Matthew (ed io dalla mia seconda parola pronunciata lo chiamo “Dad”, parola che ho cominciato a pronunciare al posto del solito “papà”) e poi da quando ho iniziato le prime capriole sott’acqua a poco meno di 8 anni, ha iniziato ad usare anche il soprannome di “Shark” (addirittura “Orange Shark”, visto i miei capelli “arancione scozzese/irlandese”). Così, tra gli amici subacquei, veramente tanti, mi ritrovo ad essere chiamato “Matteo”, “Matthew”/”Matt” o “Shark” indifferentemente.
Le parole con le quali ho cominciato questo mio racconto le ha pronunciate Luca Coltri di “Pianeta Blu” ( www.pianetablu.com ), appena mostratogli le fotografie che avevo scattato sott’acqua sulla “secca del Pertuso” (un’istituzione, da quelle parti). Così è stato proprio Luca, dopo aver visto le foto a dirmi di scrivere un “articolo” sulla subacquea vista da un quattordicenne (con 150 immersioni). Ora vi dico qualche cosa su di me.
Vi ho già detto della mia età, mentre per quanto riguarda i miei hobbies posso dirvi che ho fatto Karate per circa sei anni (fino alla cintura nera) e che ora ho smesso anche per motivi di tempo, soprattutto dopo aver cominciato la prima liceo. Infatti faccio anche tennis, mentre la mia attuale passione più grande è la moto (in particolare l’enduro, che faccio con una Honda HM 50 CRE), poi naturalmente, c’è la subacquea. Dopo aver fatto il “bubblemaker “ a 8 anni e fatto qualche “prova” in mare, a dieci anni ho preso l’”open”. Nelle mie prime 60/70 immersioni ho utilizzato uno schienalino e un gav a ciambella tipo quelli dei pionieri di una volta (era del DAD). Ora ho il brevetto Advanced della PADI e sto facendo il Rescue ma ho già anche fatto la teoria del Nitrox (che però potrò avere solo dopo il quindicesimo anno). Ho fatto anche il D.U.P. (digital underwater photographer) ma praticamente sapevo già tutto di tempi , diaframmi, profondità di campo, bilanciamento del bianco ecc.
Come quasi tutti i bambini sono cresciuto guardando i cartoni animati (per la verità li guardo ancora) ma ho fatto anche indigestione di “linea blu” e “pianeta mare” che quando non vedevo in diretta li vedevo registrati a letto la sera con il DAD.
Mi diverto molto sott’acqua, le mie immersioni difficilmente durano meno di 50 minuti e mi piace anche stare in pochi metri d’acqua a giocare con i pesci, come le bavose o gli sciarrani, durante le sosta di sicurezza.
Come mari tropicali ho visto solo il Mar Rosso e le Maldive mentre nel Mediterraneo ho fatto immersioni in Sardegna, Campania, Croazia e naturalmente in Liguria dove vado nei week-end, visto che è il mare più vicino a casa (abito tra Como e Varese, sul confine con la Svizzera). Come mare, principalmente mi immergo nel parco di Portofino partendo da Rapallo con gli amici di Abyss (il diving center) e da circa tre/quattro anni appena riusciamo andiamo a trovare gli amici di Pianeta Blu che sono molto simpatici e gentili. Ho fatto anche diverse immersioni nei fiumi, sia in Italia sia in Svizzera. Da qualche mese ho anche la stagna e così posso fare le immersioni al lago tutto l’anno (ieri sera, 18 luglio l’acqua, in profondità era 7 gradi e d’inverno è anche meno anche in superficie e qualche volta, uscendo si forma un velo di ghiaccio sulla muta).
Il mio club subacqueo è “Acqua Club Varese” ( www.acquaclubvarese.com ) che organizza tre immersioni alla settimana per tutto l’anno, una il sabato pomeriggio, una la domenica mattina e una il martedì sera. Quella del martedì sera è sempre al lago Maggiore (che raggiungiamo in una mezz’ora) mentre il sabato e la domenica oltre al lago, molto spesso c’è anche l’alternativa del parco di Portofino o altre nella vicina Liguria.
Il martedì sera mi piace particolarmente perché poi si va tutti a mangiare la pizza anche se durante il periodo di scuola non posso sempre andare visto che si torna sempre la sera molto tardi.
Sott’acqua mi diverto e ora vado spesso con compagni sempre diversi (dopo aver fatto le prime 110/120 immersioni sempre con il famoso DAD) anche se tra tutti ne ho tre che sono i miei preferiti: si chiamano Gabriele, Giovanni e Ivano (in ordine alfabetico così non si offendono) Giò è di Reggio Emilia e gli altri due sono della provincia di Alessandria e sono compagni di immersione del Dad da anni. Sott’acqua porto sempre la macchina fotografica che uso solo in manuale (una Nikon 8400 in uno scafandro Ikelite e flash esterno) e mi dicono che sto cominciando a fare delle belle foto. L’anno scorso ho anche partecipato al famoso concorso fotografico di Antibes, in Francia, nella categoria sotto i 15 anni,con una foto scattata in una notturna durante le vacanze in Croazia.
Non ho vinto, anche se secondo me era la foto migliore (ha vinto un ragazzo dell’EST con una foto elaborata in studio che non era proprio subacquea). Le immersioni notturne al mare mi piacciono perché si riescono a fotografare pesci che non si vedono di giorno e poi sono sempre più addormentati ed è più facile avvicinarli, come le seppie o le aragoste, che si riescono a fotografare di lato visto che sono fuori dalla tana, mentre di giorno si riesce solo a fotografarli dal davanti con solo la testa e le antenne che spuntano dal buco della roccia. Una notturna con un sacco di aragoste l’ho fatta proprio l’anno scorso in Croazia.
Ora spero di Andare bene a scuola così posso farmi comprare una bella custodia in alluminio per la reflex (Canon EOS 5D) che uso già sulla “terra”(naturalmente l’ha comprata il Dad ma praticamente la uso di più io, visto che lui si porta sempre il “camcorder”, così chiama lui la videocamera). Voglio riuscire a fare delle belle macro e anche ambiente come quelle dei grandi fotografi che vedo nei concorsi, nei siti internet e nelle riviste. Il Dad ha creato anche una specie di stemma che rappresenta uno squalo “arancione” che vorrei anche attaccare sulla moto (magari con i denti un po’ più aggressivi sul parafango anteriore).
Le prossime vacanze? Spagna, Estartit, isole Medas , partenza il 10 agosto(2006) sperando di fare foto belle come quelle del mio amico Denis Palbiani che qui a vinto il mondiale di fotografia nel 2005.
Spero tanto che questo articolo sia pubblicato veramente e con qualche mia foto così lo potrò far vedere a tutti gli amici e anche a Luca (Coltri) che mi ha incitato a scrivere la mia piccola storia di subacqueo. Dimenticavo il nome dello “sponsor” (sia per la moto che per la subacquea), si chiama MAX.
MATTEO VALLI
(O. SHARK)
(MATT)
Scritto a Luglio 2005
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