Il tribunale australiano condanna i balenieri giapponesi al pagamento di una multa di un milione di dollari – Sea Shepherd fornisce prove schiaccianti.
Mercoledì 18 novembre 2015: la Corte Federale Australiana di Sydney, ha accolto la deposizione scritta (affidavit) del Capitano di Sea Shepherd Peter Hammarstedt come prova schiacciante contro la compagnia baleniera giapponese Kyodo Senpaku Kaisha Ltd (Kyodo).
Tale prova ha permesso al giudice di comminare una multa di 1 milione di dollari ai cacciatori di balene.
Nel 2008 la Humane Society International (HSI) ha ottenuto un grande successo presso la Corte Federale Australiana la quale ha dichiarato che la Kyodo stava infrangendo la legge australiana con le proprie attività di baleneria in Antartide, sotto la copertura della ricerca scientifica, e ha quindi emesso un’ingiunzione che ordinava alla società di cessare la caccia alle balene nel Santuario dei Cetacei in acque Australiane.
Nonostante l’ingiunzione, la flotta baleniera giapponese ha continuato a massacrare balene nelle acque protette dell’Oceano del Sud. La HSI ha citato ora in giudizio la Kyodo per violazione dell’ingiunzione della Corte Federale Australiana del 2008.
Il Capitano Hammarstedt, nella sua dichiarazione, racconta un incidente accaduto durante la Campagna Antartica di Sea Shepherd 2013/14, in difesa delle balene, Operazione Zero Tolerance.
Hammarstedt, Capitano della nave di Sea Shepherd Bob Barker, è stato testimone del massacro di una Balenottera Minore (razza protetta) da parte della flotta baleniera giapponese all’interno del Santuario dei Cetacei Australiano, a circa 60 miglia nautiche dalla Davis Base Australiana (nota: la Davis Station è una base permanente in Antartide gestita dalla Australian Antarctic Division – AAD. Si tratta della stazione attiva australiana per la ricerca scientifica).
Nella dichiarazione, il Capitano Hammarstedt afferma: “Uno dei membri dell’equipaggio mi comunicò questo: l’arpione è stato lanciato. Mi sono allontanato dal timone per verificare di persona che l’addetto all’arpione sulla Yushin Maru 2 avesse veramente sparato l’arpione e colpito una balena. Ho visto con il binocolo la balena dibattersi nell’acqua davanti alla prua della Yushin aru 2.”
Jeff Hansen, amministratore delegato di Sea Shepherd Australia, ha dichiarato: “Sea Shepherd si congratulata con la HSI, e l’Ufficio per la Difesa Ambientale del New South Wales che ha agito per la causa ottenendo questa vittoria. Questa è una vittoria incredibile per le balene. Sea Shepherd ringrazia di cuore la HSI per la vittoria e per la determinazione con la quale ha portato i bracconieri di balene giapponesi davanti a una corte di giustizia.”
Sull’onda del verdetto della Corte Federale Australiana, Sea Shepherd chiede al Primo Ministro australiano Malcolm Turnbull di garantire che le operazioni di caccia illegale del Giappone siano la priorità nell’ordine del giorno durante la sua visita in Giappone il prossimo dicembre.
Il Capitano Hammarstedt ha affermato: “Quest’anno l’onere di fermare il Giappone dal tornare in Antartide a massacrare balene è nelle mani del governo Australiano. Il primo ministro Malcolm Turnbull deve assicurarsi che la posizione dell’Australia contro la caccia alle balene in Oceano del Sud abbia una rilevanza prioritaria nei suoi prossimi colloqui con il primo ministro Giapponese Shinzo Abe.
Agire diversamente significherebbe perdere la fiducia del popolo Australiano che è appassionatamente impegnato nella tutela delle balene.”
Video sotto: la Bob Barker disturba la nave arpionatrice Yushin Maru 2 dopo l’uccisione di una balenottera minore (prova schiacciante fornita alla Corte Federale Australiana), Operazione Zero Tolerance 2013/14
Video sotto: speronamento tra la nave fabbrica giapponese Nisshin Maru, la nave di Sea Shepherd Bob Barker e la nave da rifornimento dei giapponesi durante la campagna Operazione Zero Tolerance 2013/14