Prevenzione incidenti da elica: DAN Europe installa maxi banner in puglia
Roseto degli Abruzzi, 21 agosto 2015 – “Motoscafo trancia braccio ad un sub”, “Subacqueo agganciato da un gommone e ferito alla coscia”: questo il bollettino di guerra che ha riguardato le coste pugliesi nel periodo di Ferragosto, in un’estate che ha visto susseguirsi diversi e drammatici incidenti in mare. La Fondazione DAN Europe, punto di riferimento internazionale per la sicurezza delle attività subacquee, è da tempo impegnata in una campagna specifica per prevenire gli infortuni provocati da eliche e natanti. Proprio in questi giorni il DAN sta posizionando dei grandi striscioni nei porti pugliesi, nel contesto di un’iniziativa che tocca molte località portuali italiane, grazie alla collaborazione della Guardia Costiera, della Croce Rossa e del Nucleo OPSA.
“Il banner ha l’obiettivo di educare i diportisti al riconoscimento della bandiera segna sub e al rispetto delle regole di navigazione. La mission del DAN è quella di assistere i subacquei in difficoltà, ma anche di prevenire queste stesse difficoltà divulgando messaggi di consapevolezza e di educazione. La nostra volontà è quella di diffondere questo importante messaggio non solo in Italia, ma anche all’estero, data la gravità del problema. Inoltre, voglio ricordare che questa iniziativa, come molte altre che portiamo avanti, è totalmente gratuita, poiché resa possibile dal supporto dei nostri iscritti a beneficio di tutta la comunità subacquea”, spiega la Dott.ssa Filomena De Angelis, ideatrice di questa decennale campagna di sicurezza.
DAN Europe distribuisce da oltre un decennio, gratuitamente, materiale educativo incentrato su questo tema, come adesivi, depliant e poster. Quest’anno la campagna di sicurezza si è arricchita della collaborazione di numerosi partner istituzionali e prevede l’installazione di grandi banner nelle imboccature dei porti italiani per ricordare ai guidatori di natanti che la bandiera rossa con banda bianca segnala la presenza di sub in immersione e per richiamare l’attenzione sulla regola che impone di tenersi ad almeno 100 metri di distanza.