Vivono a Bali, precisamente a Puri Jati.
In “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Walt Disney, Alice ad un certo punto del suo viaggio incontra degli strani esserini colorati che all’improvviso prendono vita, si muovono e le indicano la via… ecco ci siamo sentiti come Alice al suo primo incontro con i Palmipedoni
Vogliamo condividere quella che per noi è stata una bella “scoperta” biologica, per la quale dobbiamo ringraziare Bali Secrets e Marco Cramarossa. Abbiamo appena concluso il nostro safari diving a Bali immergendoci a Puri Jati (nord di Bali) e a Secret Bay (nei pressi di Gilimanuk). Le immersioni in entrambi i siti sono particolari e uniche, soprattutto per gli amanti dei critters indonesiani.
A Puri Jati ci siamo imbattuti in piccole e strane madrepore solitarie che vivono appoggiate al substrato… tanti “bottoni” colorati su un manto di sabbia nera. Gli strani organismi hanno subito attirato la nostra attenzione. Solo in un secondo momento vedendo una delle piccole madrepore solitarie MUOVERSI ci siamo accorti che queste non hanno alcun sistema di ancoraggio al substrato. Come fanno dunque a rimanere in posizione ad una profondità di pochi metri dove la sabbia del fondo è spesso battuta dalla risacca… e soprattutto come fanno a muoversi?
Osservando sempre più curiosi gli insoliti coralli ci siamo accorti che nella parte inferiore a contatto col fondale hanno tutti un piccolo forellino regolare. Provando a capovolgere delicatamente uno dei coralli abbiamo osservato con sorpresa uscire dal piccolo foro quello che in apparenza ci è sembrato un lungo tentacolo che esplora l’ambiente circostante, si infossa nella sabbia e riporta il corallo nella posizione corretta.
A questo punto non stavamo più nella pelle… non avevamo mai visto o letto niente di simile. Eppure al rientro dalle immersioni non appena la connessione internet ce lo permette corriamo a cercare nel web e scopriamo che quello che abbiamo visto è noto alla scienza ed è uno straordinario caso di simbiosi. Il forellino è praticato e abitato da un sipunculide (un verme – anellide – che generalmente vive nella sabbia) che in questo caso trova protezione all’interno dello scheletro del corallo e in cambio consente al polipo di spostarsi sulla sabbia e di tornare a “testa” in su se capovolto dalla corrente.
Il corallo è stato descritto nel 1848 e si chiama Heterocyathus aequicostatus, appartiene alla famiglia Caryophylliidae. Si tratta di una madrepora che non ospita zooxantelle simbionti.
Qui sopra un’immagine modificata dello scheletro della madrepora Heterocyathus tratta da:
Cairns S.D, Kitahara M.V. (2012). An illustrated key to the genera and subgenera of the Recent azooxanthellate Scleractinia (Cnidaria, Anthozoa), with an attached glossary. Zookeys (227): 1–47.
Kudalaut viaggi organizza safari a Bali e workshop, anche con i nuovi programmi da 7 notti, presto sul sito.
Testo di Francesca Scoccia