Intanto cosa è un puntatore?
Non è un pezzo obbligatorio dell’equipaggiamento del sub, ma costa poco, 10-15 euro o anche meno se lo facciamo da soli, ed è un oggetto che può tornare utile in molte situazioni. Anche il nome non è molto conosciuto e molti usano nomi di fantasia, l’ho sentito chiamare pointer (in Inglese), stimolatore, stimolino, stick (bacchetta), sticchio (forma italianizzata del precedente), intruder (per scherzo, mi auguro).
È un cilindretto allungato, di metallo inossidabile (acciaio, alluminio, ottone). A un’estremità ha un foro o un anello, per collegarlo al GAV. L’estremità opposta può terminare a punta, o essere ottuso.
5 motivi per cui un puntatore può essere utile.
1- Indicare.
Il puntatore torna utile per indicare, con precisione, qualche animale piccolo che vediamo sott’acqua, con un disturbo minimo. Se siete appassionati di biologia marina, se siete bravi a localizzare nudibranchi o altri piccoli critter e volete indicarli al vostro compagno senza provocare una fuga (dell’animaletto), e senza interferire troppo con la sua vita, il puntatore svolge appieno la sua funzione, indica, come un prolungamento del dito. Qualche pesciolino territoriale potrà sentirsi minacciato dall’intrusione nel suo territorio e attaccare la bacchetta per cacciarla, se la usiamo con attenzione eviteremo di fargli del male. Le guide preparate per mostrare soggetti interessanti sovente ne hanno uno.
2- Fotografare.
I fotografi sub possono portarne uno con sé anche allo scopo, una volta localizzato il soggetto, di spostarlo un poco per metterlo nella posizione migliore. Può sembrare ai puristi un’intrusione eccessiva nella vita di un animaletto, in realtà se lo usiamo bene il puntatore ha alcuni vantaggi. Per esempio possiamo toccare delicatamente un crinoide per spingere verso l’esterno il gamberetto o la galatea commensale. Se usassimo il dito, guantato o no, i bracci adesivi del crinoide ci si attaccherebbero e finiremmo per strapparli, i bracci non aderiscono al metallo per cui il nostro crinoide è salvo. È vero, abbiamo compiuto un’intrusione nella vita quotidiana del crinoide e dei suoi commensali, ma se abbiamo agito in modo discreto lo abbiamo fatto nel migliore dei modi.
Anche qui può essere una guida o io compagno che manovra per noi il puntatore. Occhio a non farci prendere la mano, cerchiamo sempre di avvicinarlo al soggetto da spostare senza toccarlo, mettiamoci nei panni del critter: un enorme bacchetta che si avvicina ci spaventa un poco ma è un trauma superabile, se la bacchetta si abbatte impietosa sulla nostra testa ci può ferire o far fuggire per sempre.
3- Un punto di appoggio
Una funzione supplementare e molto utile del puntatore. In presenza di una corrente moderata, per mettere a fuoco e osservare o fotografare un soggetto piccolo, siamo costretti a appoggiarci al fondale. Cerchiamo sempre un punto di roccia nuda, dove il contatto non danneggi coralli o altre forme di vita. Di solito con l’acqua che ci sostiene un dito solo può darci tutto l’appoggio di cui necessitiamo per immobilizzarci, ma se abbiamo un puntatore usiamolo: impatteremo una piccolissima superficie di roccia nuda, e avremo un punto di appoggio eccezionalmente stabile.
4- Avanzare controcorrente.
Può capitare di doversi spostare controcorrente su un fondale sabbioso. In questi casi, il puntatore, piantato nella sabbia, ci dà un punto di appoggio prezioso per tirarci avanti, riduce di molto la fatica dello spostamento e anche i colpi di pinna, che sollevano sabbia e sono così poco graditi ai fotografi!
5- Allontanare animali pericolosi.
OK: non ci sono animali aggressivi, gli incidenti con gli animali sono quasi sempre provocati. Però, senza accorgercene siamo finiti troppo vicini a uno Pterois, che giustamente reagisce puntandoci con le spine velenose, la corrente ci spinge verso di lui, la situazione potrebbe sfociare in un incidente poco piacevole. Non sto suggerendo di colpirlo: i pesci sono sensibili a qualsiasi oggetto che li avvicini, anche verso la coda (per la sensibilità della linea laterale), basta avvicinare loro il puntatore per creare una barriera che nessun pesce vorrà mai varcare.
Insomma, vi riconoscete in qualcuna di queste situazioni? Allora il mio consiglio è di prendere un puntatore e di usarlo con attenzione. Siamo ospiti nell’ambiente subacqueo, non comportiamoci mai da padroni, ma un puntatore ben usato può renderci ospiti più graditi.